Usa, sciopero in 36 porti: timori per un aumento dei prezzi. Ripercussioni anche nel Mediterraneo e in Italia

Usa, sciopero in 36 porti: timori per un aumento dei prezzi. Ripercussioni anche nel Mediterraneo e in Italia
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FIRSTonline ECONOMIA

Lo sciopero porta a perdite giornaliere stimate in quasi 5 miliardi di dollari. Timori per l’aumento dei prezzi e attenzione da parte di Fed e Bce. I timori per il Made in Italy I porti sono un fattore chiave per far girare le economie del mondo. Sono ancora ben limpidi i ricordi dei problemi creati alle catene di approvvigionamento internazionali dagli attacchi dei miliziani Houthi nel Mar Rosso, senza contare l’imbuto delle forniture creatosi nel post Covid. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altri giornali

“Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est e del Golfo del Messico. Un danno gravissimo all’economia USA, ai suoi consumatori, ma anche agli esportatori, che certamente vedranno lievitare il costo dei noli già nelle prossime settimane”. (Genova24.it)

I circa 45.000 iscritti al sindacato Internat… (la Repubblica)

Lo spettro dello sciopero dei lavoratori portuali statunitensi indetto dal sindacato International Longshoremen's Association nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto (scaduto il 30 settembre) si è concretato: dalla mezzanotte (ora locale) del primo ottobre 2024 i portuali hanno fermato il lavoro e lo faranno a tempo indeterminato. (TrasportoEuropa)

Sciopero porti Usa, Spediporto: "Danni anche per lo scalo genovese"

Lo sciopero dei portuali che blocca da ieri i 36 scali della costa atlantica e del Golfo del Messico — dal Maine fino al Texas, passando per Boston, New York, Filadelfia e New Orleans — rischia di costare molto caro a Kamala Harris, già alle prese col calo dei venti che fino a un mese fa gonfiavano le vele della sua candidatura. (Corriere della Sera)

Questo pensiero l’esperto, pare di capire, lo ha maturato considerando la presa di posizione espressa anche ieri sul tema dalla Casa Bianca, la quale da tempo ha fatto intendere di non volere utilizzare nei confronti dei lavoratori la mano pesante, ovvero non fare uso del Taft-Hartley Act, con cui in teoria potrebbe imporre loro la fine dell’astensione dalle attività. (shippingitaly.it)

Con lo sciopero, ogni settimana, si stima che a livello mondiale saranno circa 500 mila i contenitori che non potranno sbarcare o raggiungere le destinazioni finali. Nuovo colpo al traffico mondiale di container, dopo dopo la guerra in Ucraina, la crisi di Suez e del Medio Oriente e quella di Panama: “Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est degli Stati Uniti e del Golfo del Messico. (Primocanale)