Medico aggredito con un tirapugni in ospedale, aveva negato la prescrizione di un farmaco
Indaga la polizia che sta cercando l'aggressore Avrebbe negato la prescrizione di un farmaco che il paziente chiedeva con insistenza ma questa diniego all’uomo non sarebbe andato giù. Sarebbe questo il motivo alla base dell’ennesima aggressione in ospedale ai danni di un medico. Si tratta del responsabile di endocrinologia oncologica dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo. Alfredo Caputo, questo il nome del medico, è stato aggredito con un tira pugni che il paziente portava in tasca. (BlogSicilia.it)
Su altre fonti
Ancora una volta, a creare il terrore, è stato un paziente psichiatrico. I fatti: durante il turno di notte, alle ore 3.30 circa, l’uomo, dopo varie minacce a tutto il personale sanitario, ha obbligato l’infermiera a non muoversi afferrandole il braccio dopo aver scaraventato fuori dalla stanza il suo collega che non voleva lasciarla sola. (Frosinone News)
Un medico dell'ospedale Cervello di Palermo è stato colpito con un tirapugni da un paziente dopo aver negato la prescrizione di un medicinale (Quotidiano di Sicilia)
Un maxi aneurisma è stato trattato senza tagli, attraverso 5 forellini, da 4 chirurghi che hanno operato in contemporanea – su paziente sveglio – all’Istituto di cura Città di Pavia. Da affrontare c’era un voluminoso aneurisma soprarenale – spiegano dal Gruppo San Donato a cui fa capo la struttura – che coinvolgeva anche i vasi viscerali (di rene e intestino) e che è stato trattato per via percutanea dall’équipe guidata da Giovanni Bonalumi, responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia vascolare dell’istituto pavese, e da Andrea Azzaretti, angioradiologo consulente dell’ospedale, “tra i primi in Lombardia ad adottare questa metodica. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Controlli gratuiti all’ospedale San Martino per la Giornata Nazionale sulle malattie dell’udito Prenotazioni chiuse per gli screening dell’udito il 1 marzo. Esordio dell’Otorinolaringoiatria, per la prima volta presente nel nosocomio oristanese (Sardegna Reporter)
A cura di Davide Falcioni (Fanpage.it)
Si tratterebbe di un agrigentino che un mese fa aveva chiesto alla vittima la prescrizione di un farmaco che gli era stato consigliato da un altro specialista. (Grandangolo Agrigento)