Avetrana – Qui non è Hollywood, la recensione della serie Disney+ sul delitto di Sarah Scazzi

Il torbido zio Michele, l’implacabile zia Cosima, la diabolica cugina Sabrina e poi lei, l’innocente Sarah: eccoli i protagonisti di una delle vicende più macabre degli ultimi anni, una di quelle storie che sembrano uscite dalla penna di uno sceneggiatore e appartengono invece alla cronaca. Un pugno di persone e poche verità svelate a mezza bocca sono sufficienti a definire i contorni agghiaccianti di un delitto che si svela per quello che è, una orribile storia di famiglia sullo sfondo di una Puglia la cui luminosità si è spenta, letteralmente, in fondo a un pozzo (cinematografo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Elementi che appassionano da sempre. Negli ultimi anni, serie di finzione o docu-serie, tengono incollato il pubblico davanti allo schermo. (Adnkronos)

Il delitto di Avetrana… (la Repubblica)

«Non sentire, Sara, andiamo. I colori sono caraibici. (la Repubblica)

Ilaria Martinelli: una serie per non dimenticare

"Avetrana - Qui non è Hollywood" aveva già fatto discutere nel momento in cui era uscito il poster, definito da molti di cattivo gusto, così come l'operazione in sé. Questa serie, diretta da Pippo Mezzapesa, tratta da un libro di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, è l'ennesimo inchino al genere true crime, che tanto sta spopolando negli ultimi due anni. (Today.it)

Prendendo spunto da una massima su Berlusconi, si potrebbe dire: “Non temo Avetrana in sé, temo Avetrana in me”. È questa la chiave migliore per approcciare Avetrana – Qui non è Hollywood, la serie prodotta da Groenlandia e diretta da Pippo Mezzapesa (da lui scritta con Antonella W. (La Repubblica)

Un nuovo ruolo per l’attrice Ilaria Martinelli nella serie, “Avetrana – Qui non è Hollywood”, ad opera di Pippo Mezzapesa, presentata alla XIX Festa del Cinema di Roma. Un tema importante, scottante, di cui Ilaria ci parla con forza, con passione, convinta che tutto ciò possa servire a lanciare un messaggio. (La Gazzetta dello Spettacolo)