Strage di Marzabotto, attesa per Mattarella e Steinmeier alla commemorazione. Zuppi: «La memoria chiede di non vivere inconsapevoli»
«Oggi commemoriamo la strage di Monte Sole e Marzabotto, una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro Paese: tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con l'aiuto di milizie fasciste, braccarono e massacrarono per giorni quasi 800 civili inermi. Non furono risparmiati nemmeno bambini, anziani e donne. In un contesto storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, la memoria di questo crimine contro l'umanità ci ricorda quanto profondo sia l'abisso in cui l'uomo può sprofondare quando guerra, odio e intolleranza ne corrompono l'anima». (Corriere della Sera)
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Il massacro di Monte Sole Marzabotto – la più grande strage di civili compiuta dai nazisti nell’Europa occidentale – avvenne il 29 e il 30 settembre 1944 in almeno trenta luoghi diversi dell’altopiano fra le valli del Reno e del Setta. (CittaDellaSpezia)
La sua origine deve essere ricercata, in maniera netta e precisa, all’interno dei contenuti che si espressero durante la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo: ricordare questo fatto non è retorica, è semplicemente ricordare la verità storica, per difenderla e – ancora una volta – affermarla pienamente. (Strisciarossa)
Domani sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al presidente della Repubblica tedesca, Frank-Walter Steinmeier a trasformare la memoria dell… (La Repubblica)
Federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Germania sono quasi sconosciuti. Anche per questo sono qui (Tuttosport)
"Marzabotto e Monte Sole sono pietre angolari della Repubblica italiana. "In questa giornata, alla presenza del Presidente Steinmeier, possiamo affermare, con le parole pronunciate dal Presidente Rau nel 2002, che Marzabotto è divenuto luogo che non separa più tedeschi e italiani ma li unisce". (IL GIORNO)
Il 29 settembre 2024 ricorre l’ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto costato la vita a 770 persone fra queste: 115 bambini, 102 bambine, 25 ragazzi, 32 ragazze e 132 anziani fra uomini e donne. (Il Fatto Quotidiano)