Terremoto nella Valle del Belice, “una ferita ancora aperta”

MeteoWeb “È nostro dovere etico e morale onorare la memoria di chi ha perso la vita nel tragico terremoto che ha inghiottito la Valle del Belice 55 anni fa. Questa tragedia è stata da monito, nel corso del tempo, a una maggiore attenzione normativa per l’edilizia. Purtroppo, non basta. La memoria dissociata dall’azione per cambiare le cose rischia di diventare un mero esercizio retorico“: queste le parole del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, nel 55° anniversario del sisma magnitudo 6.4. (MeteoWeb)

Ne parlano anche altri media

Due giorni di iniziative per non dimenticare quella notte tra il 14 e il 15 gennaio di 55 anni fa quando un violento terremoto devastò la valle del Belice. A Montevago una fiaccolata è stata l'evento principale di ieri per tenere viva la memoria di una catastrofe che coinvolse una ventina di comuni fra le province di Agrigento, Trapani e Palermo. (Giornale di Sicilia)

Lo sciame sismico ebbe inizio nel pomeriggio del 14 gennaio, alle 13:28 provocando i primi gravi danni a Montevago, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale. (Sky Tg24 )

«Lo Stato non può trattare in maniera differente nord e sud. Qui non siamo cittadini di serie B. (CastelvetranoSelinunte.it)

L’opinionista ed ex calciatore ha analizzato la prestazione dei nerazzurri e accennato al prossimo impegno dagli studi di Sky Sport. MINIMO SFORZO – Luca Marchegiani ha commentato la vittoria dell’Inter sul Verona e la prestazione della squadra di Simone Inzaghi. (Inter-News)

Una ventina i centri che vennero coinvolti fra le province di Agrigento, Trapani e Palermo. Hanno preso il via ieri pomeriggio a Montevago le celebrazioni in ricordo del terremoto che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio di 55 anni fa devastò la Valle del Belìce. (La Sicilia)

Hanno preso il via ieri pomeriggio a Montevago (in provincia di Agrigento) le celebrazioni in ricordo del terremoto che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio di 55 anni fa devastò la Valle del Belìce. Una ventina i centri che vennero coinvolti fra le province di Agrigento, Trapani e Palermo. (MeridioNews - Edizione Sicilia)