Scioglimento Comune di Rende, il M5S: "Finale non inaspettato, serviva responsabilità politica"
Sulla questione legata allo scioglimento del Comune di Rende per infiltrazioni mafiose il Movimento 5 Stelle ha le idee ben chiare. Le aveva già da tempo, a sentirli, ed è per questo che la notizia di oggi, stando alle dichiarazioni rilasciate dagli stessi esponenti del partito pentastellato, non arriva certo come un fulmine a ciel sereno. Il Consigliere regionale Davide Tavernise, per primo, ha infatti parlato di un finale impietoso ma atteso, frutto di “una visione miope dell’ex amministrazione comunale, che avrebbe potuto e dovuto gestire questa faccenda in maniera diversa”. (Calabria 7)
Se ne è parlato anche su altre testate
La relazione stilata dalla commissione di accesso, guidata dal prefetto Antonio Reppucci, è nata dall’esame di montagne di atti e delibere, dall’audizione di una trentina di persone tra imprenditori, ex amministratori e funzionari municipali e dalle verifiche compiute sulla cessione e l’utilizzo di beni di proprietà comunale. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Il Consiglio dei ministri ha deliberato oggi, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende, e l’affidamento della gestione del comune, per la durata di diciotto mesi, a una Commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. (Zoom24.it)
Interessi delle ‘ndrine sul Comune di Rende e rapporti tra amministratori e presunti boss. (Il Vibonese)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Piantedosi, ha sciolto ieri per infiltrazione mafiosa il comune di Rende, uno dei più importanti centri della Calabria. La decisione è arrivata dopo la relazione della commissione prefettizia inviata dopo l’operazione Reset, del 1 settembre scorso, che portò agli arresti dell’allora primo cittadino, Marcello Manna e di diversi amministratori. (Secolo d'Italia)
Minuti per la lettura COSENZA – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende per infiltrazioni mafiose e l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una commissione straordinaria. (Quotidiano del Sud)
Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, in attesa del perfezionamento dell’iter procedurale e ravvisando “urgenti motivi connessi all’esigenza di garantire la normale attività amministrativa dell’ente” - ai sensi dell'articolo 143, comma 12, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (Tuoel) - ha disposto la sospensione di tutti gli organi di governo del comune. (Ministero dell'Interno)