Kaja Kallas in visita a Kiev: «Inviare soldati? Non bisogna escludere nulla»
L'ex premier estone, nel corso dell'intervista con l'ANSA, ha detto che sta già «costruendo ponti con l'amministrazione statunitense». «Ma quando sento i resoconti degli Stati membri che hanno avuto colloqui con l'amministrazione Trump... beh, non dicono più che è così facile porre fine a questa guerra», confida Kallas. «Forse dovremmo domandarci se la tregua non serva ai russi per non rinunciare ai loro obiettivi perché per l'Ucraina è dura, al momento, ma stiamo sopravvalutando Mosca: la loro economia è entrata in una fase difficile, tra sanzioni, deficit, inflazione, mancanza di personale», spiega. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altri media
"Sino ad oggi la discussione è stata intorno a quali Paesi sarebbero disposti a mandare dei soldati in Ucraina e quali no: io credo non si debba escludere nulla e mantenere una certa ambiguità strategica sul punto". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"… L'ANSA è l'unico media italiano al seguito della missione. (L'HuffPost)
I militari per questa forza di pace potrebbero provenire da Paesi che in passato hanno già espresso la loro disponibilità a discutere il dispiegamento di truppe, come la Francia o gli Stati baltici, ha dichiarato l’ex primo ministro estone a margine dei colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i ministri a Kiev (RSI Radiotelevisione svizzera)
L'Ucraina muove i suoi pezzi sullo scacchiere della diplomazia puntando ancora una volta sull'ingresso nella Nato per raggiungere un cessate il fuoco entro il 2025: il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha esortato i suoi omologhi dell'Alleanza ad estendere un invito a Kiev in occasione di un incontro a Bruxelles in programma la prossima settimana. (Sky Tg24 )
Assieme a loro anche la commissaria europea all'Allargamento Marta Kos (LAPRESSE)
Il neo presidente del Consiglio europeo Antonio Costa si è recato a Kiev assieme all’Alta rappresentante per la politica estera Kaja Kallas e la commissaria europea all’Allargamento Marta Kos nel primo giorno del loro mandato Ue. (LAPRESSE)