Il primo post di Cecilia Sala: “Il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che non possono ancora vedere il cielo”
L'annuncio più atteso, soprattutto dai genitori, è arrivato a sorpresa ieri nella tarda mattinata da Palazzo Chigi: Cecilia Sala è libera ed è in volo da Teheran verso Roma, insieme al capo dell'Aise Giovanni Caravelli, che era andato a prenderla personalmente in Iran. La fine di un incubo, 21 giorni in detenzione nel famigerato carcere dei prigionieri politici di Evin, senza neanche un letto su cui dormire, dopo un fermo scattato per una generica accusa di violazione delle leggi della Repubblica islamica. (La Stampa)
Su altri giornali
Mentre molti temevano tempi lunghi, la svolta è arrivata ieri: la liberazione di Cecilia Sala è frutto di un lavoro di squadra. Il colpo di acceleratore c’è stato nella notte tra martedì e mercoledì. (Il Fatto Quotidiano)
Sono le prime parole di Cecilia Sala, la giornalista 29enne detenuta per 21 giorni nel carcere di Evin, in Iran, appena tornata a casa a Roma. Addirittura lampo, secondo alcune dichiarazioni politiche della maggioranza. (Virgilio Notizie)
Tronfi nello sciorinare nefaste profezie, assorti nelle loro elucubrazioni a tinte fosche, smentiti dai fatti. Sono gli uccelli del malaugurio, che fino a poche ore prima della liberazione della reporter avevano imbandito la tavola con alimenti indigesti per il governo e per la premier Meloni. (il Giornale)
Negli occhi della giornalista italiana, come fu nelle parole della madre di qualche giorno fa e in quelle del padre di ieri, nell’abbraccio liberatorio di Cecilia con il suo compagno, ci sono gioia di vita, messa a dura prova dalla violenza del regime iraniano, speranza e fiducia ben riposte nel proprio Paese e, in questo caso, specificamente in chi lo guida da Palazzo Chigi (ilmattino.it)
Dopo giorni di isolamento, un'altra donna è arrivata nella cella della giornalista: «Ci abbracciavamo, ridevamo. Provo un po' di senso di colpa per averla lasciata lì». Il racconto della giornalista della sua detenzione in Iran nel podcast Stories di Chora Media (Open)
Quella della liberazione della giornalista è una storia sui generis, da cui la premier finisce con l’uscire vinc… Lo fa ieri pomeriggio, defilandosi dalla saletta dell’aeroporto di Ciampino, con la consapevolezza che difficilmente avrebbe potuto fare di più. (La Stampa)