Sadegholvaad: complimenti a L'Aquila, non alla politica. Il progetto di Rimini va avanti • newsrimini.it

🔊 Ascolta l'audio Dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad il commento al termine della cerimonia di assegnazione del titolo di capitale italiana della cultura 2026, che si è svolta a Roma alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura (vedi notizia). Rimini era presente insieme ai primi cittadini e agli amministratori delle altre città candidate: oltre a L’Aquila, erano in ‘gara’ Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). (News Rimini)

Su altre fonti

Bruno Vespa (Adnkronos) – L’Aquila è stata proclamata Capitale della Cultura 2026: un riconoscimento non scontato ma molto atteso dalla città. la gioia di tanti personaggi, abruzzesi e non, legati alla città e all’Abruzzo, che all’Adnkronos hanno espresso il proprio apprezzamento per la scelta della Giuria del ministero della Cultura. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Dopo la sconfitta di Asti dell’anno scorso, anche Alba deve inghiottire il boccone amaro per non essere stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2026. (La Nuova Provincia - Asti)

L’Aquila è la Capitale della cultura 2026. La proclamazione del capoluogo abruzzese è avvenuta nel corso della cerimonia che si è svolta questa mattina nella sala Spadolini del ministero della Cultura (Rete8)

La farinata, autentico piatto tipico della cucina italiana, racchiude in sé una storia che potrebbe riempire le pagine di un intero volume. Da secoli, questa prelibatezza è stata celebrata con sonetti e poesie, tanto che tra Genova e Sanremo è conosciuta con riverenza come “sua maestà”. (NewsWeb24.it)

Le orecchiette con broccoli e salsiccia sono un autentico piacere per il palato, combinando sapientemente due ingredienti che sposano perfettamente il gusto e la consistenza: i broccoli e la salsiccia. (NewsWeb24.it)

“Concorrere al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 è stato per Maratea l’occasione per affermare un modo di intendere il territorio nella sua complessità, di proporre un progetto che va al di là dell’ambire ad un titolo. (Sassilive.it)