Migranti, la prima nave arrivata in Albania è stata accolta con critiche e proteste

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– Questa mattina, la nave Libra della Marina Militare italiana ha attraccato nel porto albanese di Shengjin, portando a bordo i primi 16 migranti che sperimenteranno le nuove procedure accelerate di frontiera, frutto di un accordo tra l’Italia e l’Albania. I migranti, dieci di nazionalità bengalese e sei egiziani, sono stati trasferiti nell’hotspot appositamente allestito dall’Italia nei pressi del porto per sottoporsi a uno screening sanitario e alle procedure di identificazione prima di essere inviati al centro di accoglienza di Gjader, a circa 50 chilometri da Shengjin. (Stranieri in Italia)

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I "centri per migranti" in Albania, pagati dall'Italia quasi un miliardo, sono ufficialmente aperti. (Fanpage.it)

La nave Libra della Marina militare è attraccata al porto di Shengjin, in Albania, con i primi 16 migranti, che saranno accompagnati nei centri gestiti dall'Italia: si tratta di 10 egiziani e sei bengalesi, soccorsi lo scorso 13 ottobre a bordo di due imbarcazioni di fortuna, la prima partita da Sabratha, la secondo da Zuara, entrambe località della Tripolitania. (Adnkronos)

Sono arrivati in porto questa mattina attorno alle 8 i sedici migranti egiziani e bengalesi destinati ai centri di Shengjin e Gjader in Albania. Tutti quanti sono stati intercettati dalla Finanza davanti a Lampedusa nella notte fra domenica e lunedì mentre sull’isola approdavano 1.200 persone e portati a bordo della nave Libra della Marina Militare (la Repubblica)

Albania, i 16 migranti lasciano la nave Libra per registrarsi

Al netto delle polemiche, e anche delle opinioni, il bastimento carico carico di sedici migranti dirottati in Albania è un evidente, oggettivo non senso: economico, logistico, politico e perfino marinaro — un bravo armatore non muove una nave se il viaggio gli costa assai più del carico. (la Repubblica)

– “Vi è stato un unico operatore economico selezionato a cui sono stati affidati lavori relativi alle opere edili ed agli impianti ordinari, che risulta avere la propria sede in Albania. Tale impresa è stata sottoposta alle verifiche e ai controlli tramite la banca dati nazionale Antimafia e l’Ambasciata di Italia in Albania ha, altresì, interessato la Polizia albanese e la struttura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata, le quali hanno riferito che, nell’ambito delle attività da loro condotte, non sono emerse criticità, nei confronti dei soci ed amministratori dell’impresa”. (Agenzia askanews)

A poco meno di un anno dalla firma del controverso accordo tra Roma e Tirana, sono arrivati in Albania i primi migranti intercettati nelle acque italiane. (ilmessaggero.it)