Caro bollette, Confesercenti: 'Con le tensioni sull'energia, rischio di inflazione doppia rispetto all'anno scorso'

I prezzi a dicembre, lo ha confermato l'Istat, si sono mantenuti sostanzialmente stabili sul mese precedente e il 2024 è stato un anno di rientro dell'inflazione, scesa nella media annua all'1%... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ne parlano anche altre testate

Un inverno particolarmente rigido quello che si sta palesando in Piemonte e che porta a considerare con preoccupazione anche i costi del riscaldamento, sia per le famiglie che per le imprese. Una recente analisi di Goldman Sachs, come hanno riportato i principali quotidiani finanziari, ha evidenziato come detti aumenti possano lievitare fino a raggiungere una quotazione superiore agli 80 euro/Mwh. (newsbiella.it)

Negli ultimi anni, i prezzi del gas hanno registrato aumenti significativi, colpendo duramente le famiglie e le imprese. Questo fenomeno è attribuibile a vari fattori che hanno determinato un’impennata dei costi delle materie prime. (Energy CuE)

Le proiezioni per il primo trimestre dell’anno, delineano infatti un quadro allarmante dato da un aumento medio del 18% per l’energia elettrica ed un prezzo del gas che ha raggiunto i 48 euro per megawattora sul mercato europeo, con conseguenti prospettive di ulteriori rialzi. (il Resto del Carlino)

Caro-Energia & Imprese, la comunità energetica CER-a di Confartigianato Cuneo baluardo contro gli aumenti delle tariffe e il rischio speculazioni

Per correre ai ripari, allora, bisogna ridurre i consumi. «Molto dipende da quanto una persona consuma e da come va la situazione – ha spiegato il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini – bisogna limitare gli sprechi: l’unico strumento che abbiamo per compensare gli andamenti del prezzo, che non dipendono da noi, è un'attenzione al risparmio energetico». (leggo.it)

PIEMONTE – L’aumento del prezzo del gas preoccupa gli artigiani piemontesi che temono il riaccendersi di fenomeni speculativi sul prezzo dell’energia a danno dei consumatori e ribadiscono la necessità di “rendere il mercato energetico meno soggetto ai picchi di costo”. (Radio Gold)

Se nello scorso anno, secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato, le piccole e medie imprese italiane hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue, per il 2025 si hanno proiezioni di costi che potrebbero essere maggiorati fino al 15% a causa del “caro metano”, (TargatoCn.it)