Viadana, il 17enne accusato dell’omicidio di Maria Campai: “Volevo scoprire che cosa si prova a uccidere”

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La Stampa INTERNO

«Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere». Queste le parole che, secondo la Gazzetta di Mantova, avrebbe pronunciato davanti ai carabinieri, in una sorta di confessione, il 17enne accusato di aver ammazzato in modo premeditato il 19 settembre scorso nel garage di casa a Viadana, Maria Campai, 42enne romena contattata su una chat di incontri, e di averne poi nascosto il cadavere nel giardino di una vicina villetta disabitata. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

Questa la ricostruzione che ha portato i carabinieri a fermare, poche ore dopo il ritrovamento del cadavere della donna, un ragazzo di 17 anni che vive in paese, ritenuto presunto responsabile di omicidio. (leggo.it)

Dopo quel messaggio nessun contatto. "È un uomo amabile che mi ha portato dentro un taxi. (Liberoquotidiano.it)

Ad accreditare questa supposizione il rinvenimento accanto al letto di una pistola, regolarmente detenuta dal 90enne per uso sportivo. Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, le vittime sono un 90enne e la moglie di 82 anni. (Frosinone News)

Paderno, Cesano, Viadana: quei giovani violenti senza un perché

"Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere". (Secolo d'Italia)

Donna uccisa nel mantovano, fermato 17enne Servizio di David Murgia (TV2000)

Dal «mi sentivo un corpo estraneo», confessato dal 17enne che ha sterminato la famiglia aPaderno Dugnano il 31 agosto, a «non so perché l’ho fatto», detto dal 16enne che ha ridotto in fin di vita il vicino di casa colpendolo con una mazza da baseball, martedì scorso a Cesano Maderno, fino all’ultimo, straniante perché: «Volevo vedere cosa si prova a uccidere». (Avvenire)