La scrittura in Mesopotamia? Erano disegni per fare i conti: la scoperta dei ricercatori

La scrittura in Mesopotamia è nata dai disegni che servivano per tenere la contabilità. E cioè dal commercio di stoffe e prodotti agricoli. La scoperta arriva da un gruppo di ricerca dell’Alma Mater di Bologna, che ha individuato una serie di corrispondenze tra i motivi incisi su antichi sigilli cilindrici in pietra risalenti a 6.000 anni fa e alcuni segni della scrittura proto-cuneiforme emersa nella città di Uruk, nel sud dell’attuale Iraq, attorno al 3.000 avanti Cristo. (Frosinone News)

Ne parlano anche altre testate

Spazio, auto, dazi: cosa cambia dopo la vittoria di Trump 07 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

La lotta contro il cambiamento climatico ha subito un duro colpo con l’elezione di Donald J. Trump, che definisce il riscaldamento globale una “truffa” e ha promesso di annullare gli sforzi federali per ridurre l’inquinamento che sta riscaldando il pianeta. (Passione Astronomia)

L’Unione Europea e la Francia manterranno un “impegno completo” nei confronti delle questioni climatiche, indipendentemente dalle politiche degli Stati Uniti, ora che Donald Trump è tornato al potere. Questa posizione è stata chiarita dalla ministra francese per la Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, a pochi giorni dall’inizio della COP29 di Baku, in programma dall’11 al 22 novembre. (MeteoWeb)

“Una palla da demolizione”: gli esperti avvertono che la vittoria di Trump fa arretrare l’azione globale per il clima

Solo il tempo ci darà delle risposte chiare, e vale anche per l'auto europea. Prevedere in anticipo quali saranno le mosse future di Trump, tornato alla Casa Bianca, è peggio che risolvere il cubo di Rubik al primo colpo: impossibile. (Virgilio)

Come scrissi già mesi fa, in uno scenario in cui gli Stati Uniti rischiano di rallentare la loro corsa verso la transizione ecologica, l’Europa ha la possibilità di spingere sull’acceleratore, trasformando le sfide ambientali in vantaggi competitivi concreti per le sue aziende. (Il Fatto Quotidiano)

Il nuovo mandato di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti rappresenta una grave minaccia per il pianeta se fa saltare gli sforzi internazionali per frenare il pericoloso riscaldamento globale, hanno avvertito gli esperti climatici sulla scia della sua decisiva vittoria elettorale, come scrive The Guardian. (Economy Magazine)