Petrolio, armi e soldati: gli scambi tra Mosca e Pyongyang per la guerra in Ucraina
Le immagini satellitari, condivise in esclusiva con la BBC, mostrano più di una dozzina di petroliere nordcoreane che per almeno 43 volte in 8 mesi hanno viaggiato, con i transponder spenti, verso il porto di Vostochny, nell'estremo oriente russo. Ulteriori foto, scattate alle imbarcazioni impegnate a solcare i mari, sembrano mostrare le petroliere che arrivano in Russia vuote, ripartendo poi a pieno carico. (Corriere del Ticino)
La notizia riportata su altre testate
E ha spiegato: "In base a ciò a cui sono stati addestrati, e alla loro integrazione con i militari russi mi aspetto di vederli presto impegnati in combattimento". – I missili ipersonici russi e le minacce di Putin fanno tremare le cancellerie europee. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La Cnn intanto conferma: "Truppe nordcoreane a Mariupol e nel Kharkiv" Il presidente russo Putin ha ordinato la "produzione in serie" di missili ipersonici Oreshnik (che possono raggiungere obiettivi in tutta Europa). (Fanpage.it)
L'analisi di immagini satellitari, condivise con la Bbc, condotta da Open Source Centre: "Da marzo più di un milione di barili in violazione delle sanzioni Onu" (Adnkronos)
La Russia avrebbe fornito alla Corea del Nord missili antiaerei e supporto economico in cambio dell’invio di truppe nordcoreane a sostegno della guerra contro l’Ucraina. (Lettera43)
A Mariupol le unità di Pyongyang restano distaccate da quelle russe che stanno supportando, mentre a Kharkiv «si stanno dividendo in unità radunando piccoli gruppi in prima linea». Le indicazioni arrivano da vertici militari ucraini e citano intercettazioni radio che sembrano confermare il coinvolgimento in battaglia dei soldati di Kim Jong-un al fianco delle truppe di Vladimir Putin. (ilmessaggero.it)
Soldi, missili e petrolio. È quanto sta arrivando in Corea del Nord dalla Russia, come ricompensa per l'impegno promesso e fornito da Kim Jong Un nella guerra in Ucraina con uomini e armi. Prodotti che arrivano nello "Stato eremita" aggirando le sanzioni internazionali imposte sul paese per lo sviluppo del programma nucleare. (Today.it)