Argentina, più di metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà: sotto accusa le politiche di Milei
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Oltre metà dei cittadini argentini – il 52,9% per l’esattezza – vive al di sotto della soglia di povertà. Il dato proviene dall’ultimo rilevamento dell’Indec, l’Istituto nazionale di statistica, e si riferisce al primo semestre del 2024. Si tratta di una percentuale in forte crescita, se si pensa che il rilevamento precedente aveva fatto registrare un indice di povertà del 41,7%. A contribuire a questo rialzo, secondo gli osservatori, sono soprattutto le dure misure di austerity introdotte dal governo ultraliberista di Javier Milei, che ha promesso di rimettere in ordine i conti pubblici argentini anche a costo di approvare politiche largamente impopolari e dannose per le fasce meno abbienti della popolazione. (Open)
Su altri giornali
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Questo dato, diffuso giovedì dall’agenzia nazionale di statistica, rappresenta il livello più alto degli ultimi vent’anni, con un aumento dell’11,2% rispetto alla seconda metà del 2023, quando si attestava al 41,7%. (Ultima Voce)
Il rapporto riferisce che lo stipendio familiare medio è di circa 421 dollari, a fronte di un paniere di base totale dal costo medio di 733 dollari. Sono gli ultimi dati ufficiali forniti dall’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, aggiungendo l’ulteriore notizia dell’aumento dell’indigenza al 18,1 per cento. (Gaucho News)
"Prometto di far tornare l'Argentina alla ricchezza dei primi del ventesimo secolo" diceva l’economista che si definisce anarco-capitalista. L’ho già sconfitta". (L'HuffPost)
Questo aumento, dovuto alle dure misure di austerità attuate dal presidente Javier Milei, riflette l’impatto economico immediato dei suoi sforzi per affrontare il profondo deficit fiscale del Paese. (TradingView)
Nessuna impresa è riuscita meglio al governo Milei che quella di aumentare il numero di poveri nel paese: secondo l’ultimo rilevamento dell’Indec, l’Istituto nazionale di statistica, relativo al primo semestre dell’anno in corso, è ora il 52,9% della popolazione a vivere sotto la soglia della povertà, addirittura l’11,2% in più rispetto al semestre precedente, più del doppio dell’aumento registrato durante la pandemia. (il manifesto)