Italia, 9 ciclisti morti in 12 giorni: che facciamo?

In Italia la strage silenziosa dei ciclisti continua senza tregua: i numeri sono impressionanti, il senso di impotenza è grande, il rispetto per chi pedala è una chimera. Proprio in questi giorni, al di là delle Alpi, la Francia è scossa per la morte violenta di Paul Varry, il cicloattivista di 27 anni investito e ucciso dalla persona alla guida di un SUV dopo una lite stradale: la sua morte non solo ha monopolizzato l’attenzione dell’opinione pubblica francese ma ha portato in piazza oltre 20 mila persone in più di 300 città della Francia e la principale associazione dei ciclisti transalpina (FUB) ha fatto precise richieste al governo per affrontare il problema della violenza stradale motorizzata. (Bikeitalia)

Se ne è parlato anche su altri media

Era il ciclista colpito da una portiera mentre pedalava lungo via Superga, all'angolo con via Pietro... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

– “Ora c’è un suv parcheggiato sulle strisce pedonali e un’auto in sosta irregolare, nello stesso punto in cui si trovava la macchina la cui portiera, spalancata all’improvviso, ha causato la caduta di Francesco Caputo”, il ciclista trentacinquenne che è morto martedì dopo 11 giorni di agonia. (IL GIORNO)

Il 35enne, ingegnere biomedico originario del Salento ma residente a Milano, aveva urtato violentemente contro la portiera di un'auto che il conducente aveva aperto senza accorgersi del suo arrivo. (Fanpage.it)

Presidio per il ciclista morto colpito dalla portiera di un’auto a Milano: “Il prossimo potrei essere io”

La morte di Francesco Caputo riaccende il dibattito sulla necessità di tutelare chi si sposta in città in bicicletta. L’automobilista è stato multato per non aver rispettato il divieto di fermata in vigore in quel punto della via ma anche per comportamento scorretto perché ha aperto la portiera senza accertarsi di non mettere a rischio l’incolumità altrui. (IL GIORNO)

L’incidente è avvenuto in via Superga all’angolo con via Pietro Marocco. Francesco Caputo, 35enne salentino, nella serata di venerdì 11 ottobre si trovava in bici a Milano quando era stato colpito dalla portiera di una Citroen C3 aperta dal conducente che, – ascoltato dagli agenti – ha riferito di aver controllato gli specchietti e di non aver visto il ciclista arrivare. (Il Fatto Quotidiano)

Ieri sera a Milano si è tenuto il presidio dei ciclisti in ricordo di Francesco Caputo, 35 anni, morto dopo dieci giorni di coma dopo essere stato colpito dalla portiera di un’auto mentre pedalava. Il raduno è stato fatto tra via Marocco e via Soperga, proprio dove è avvenuto l’incidente l’11 ottobre scorso. (Il Fatto Quotidiano)