Basta auto a benzina e diesel dal 2035: anche la Scame chiede all’Europa di mantenere il Green Deal
Gli amministratori delegati e i dirigenti di 50 aziende hanno chiesto all'UE di non ridiscutere l’obiettivo di vendita di sole auto e furgoni a emissioni zero per il 2035. L’unica azienda italiana, tra i firmatari dell’appello, è la Scame Parre, azienda produttrice di componenti e sistemi per impianti elettrici in ambito civile, terziario ed industriale, pioniera nel campo delle soluzioni dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici. (BergamoNews.it)
Ne parlano anche altri media
Aica, l’Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature, dice la sua. “Politiche ambientali autolesionistiche”, così le definisce Orsini, dell’Europa richiedono cambiamenti immediati. (QN Motori)
La proposta dell’Italia di anticipare la clausola di revisione per lo stop alle auto a benzina e diesel fa discutere. (Virgilio)
“Non vediamo ancora come l’Europa possa ripartire con l’energia necessaria”. Un discorso che rimarrà nella memoria dell’associazione degli imprenditori privati per il suo audace realismo: “Ora più che mai è essenziale una robusta politica industriale europea… Una riindustrializzazione che si fondi sulle tecnologie avanzate, sulla produzione di materie prime e sull’uso dell’intelligenza artificiale, abbinata a una revisione appropriata delle politiche commerciali e di concorrenza. (ComplianceJournal.it)
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, chiede all’Unione Europea di rivedere prima della data prevista del 2026 le norme che prevedono di interrompere entro il 2035 la produzione di nuove auto a motore termico nell’Ue. (LAPRESSE)