Libano, la missione Unifil resta. Meloni: “L’Italia fa la sua parte”

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Libano, la missione Unifil resta. Meloni: “L’Italia fa la sua parte” Il ministro della difesa Guido Crosetto sta seguendo personalmente l’evoluzione della situazione in Libano, dove sono dislocati i militari italiani della missione delle Nazioni unite Unifil ribadendo che “Unifil non è l’obiettivo diretto degli attacchi. Servizio di Augusto Cantelmi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Ne parlano anche altre testate

La presidente del Consiglio, in un colloquo telefonico con l'omologo libanese, ha sottolineato anche "il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all'interno della missione UNIFIL" (Sky Tg24 )

Nata con l'obiettivo di verificare il ritiro delle truppe israeliane dal sud del Libano, ristabilire la pace e la sicurezza nazionale e assistere il governo libanese a ripristinare la sua effettiva autorità nella zona. (Sky Tg24 )

Come precisato anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, i peacekeeper italiani non sono considerati in pericolo né possono essere considerati obiettivi del conflitto. Il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto ha spiegato: «Il personale militare italiano in Libano ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker». (ilmessaggero.it)

Escalation in Libano, 1.200 sassarini nel contingente delle Nazioni Unite: "Sono nei bunker"

CC BY-NC-SA 4.0 DEED Libano. Crosetto, in contatto con le parti. Unifil no obiettivo operazioni militari (Ministero della Difesa)

Giorgia Meloni ha parlato dopo l’inizio dell’incursione via terra dell’esercito israeliano nel sud del Libano. “L’Italia continuerà a lavorare con i suoi alleati per la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e il ritorno degli sfollati alle proprie case”, ha affermato la presidente del Consiglio. (LAPRESSE)

L0unione Europea si è detta preoccupata per “l’escalation”, “le nostre priorità sono sforzi diplomatici sostenuti, richieste di cessate il fuoco, piena attuazione delle risoluzioni dell’Onu e sostegno alle istituzioni statali del Libano, comprese le forze armate libanesi”, ha precisato un portavoce della Commissione europea. (SardiniaPost)