La guerra dei dazi tra UE e Cina sul brandy è arrivata a un punto di non ritorno (per ora)

La guerra dei dazi tra UE e Cina sul brandy è arrivata a un punto di non ritorno (per ora)
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QuiFinanza ESTERI

La recente escalation delle tensioni commerciali tra l'Unione Europea e la Cina ha coinvolto un prodotto simbolo ma sottovalutato per l'Europa: il brandy. Oltre le auto elettriche, il brandy è diventato un nuovo fronte di scontro commerciale, in seguito alla decisione della Cina di imporre dazi anti-dumping su alcuni prodotti europei. Perché l'Ue ha fatto ricorso al Wto La storia dei dazi al brandy inizia il 5 gennaio 2024 quando il Ministero del Commercio cinese ha avviato un'indagine anti-dumping sulle importazioni di brandy dall'Unione Europea, sostenendo che i produttori europei vendessero il brandy sul mercato cinese a prezzi inferiori al valore normale, causando danni significativi all'industria nazionale cinese. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Mentre sembra sgonfiarsi la questione dei dazi elevati dall’Unione Europea a carico delle auto cinesi, ora potrebbe emergere un nuovo macigno a rendere complicati i rapporti tra Bruxelles e Pechino. (ClubAlfa.it)

La questione dei dazi UE sull’import in Europa di auto elettriche cinesi, già entrati in vigore ma ancora al centro di febbrili trattative, potrebbe essere giunta a un punto di svolta grazie a un presunto accordo trovato tra Commissione europea e governo di Pechino. (SicurAUTO.it)

Lo riporta il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, citando quanto riferito dall'emittente tedesca n-tv, in base a quanto detto da Bernd Lange, presidente della Commissione per il commercio del Parlamento europeo. (Tiscali Notizie)

Contestati i dazi di Pechino sul brandy, inizia il contenzioso Ue-Cina al Wto

Bruxelles reitera dunque la sua "ferma convinzione" che le tariffe di Pechino "non siano in linea con le norme del Wto". "La Cina non ha dimostrato che vi siano minacce di danno per la sua industria del brandy", si legge in una nota della Commissione europea, che torna a ribadire che la decisione cinese si basa su "prove insufficienti". (Tuttosport)

Una delle proposte sul tavolo potrebbe prevedere l’impegno di Pechino a vendere veicoli elettrici nel mercato europeo a un prezzo minimo. Questa misura avrebbe l’obiettivo di ridurre le distorsioni della concorrenza legate ai sussidi statali che le imprese cinesi ricevono, motivo principale che ha spinto l’Ue a introdurre i dazi. (Economy Magazine)

L’Ue tiene il punto ed è decisa a farsi valere. (EuNews)