Storia di Iwao, I’ex pugile giapponese per 46 anni nel braccio della morte

Altro che Cold Case. Questo è un Super Cold Case. E riguarda l’unico uomo che per 46 anni nel braccio della morte ha aspettato ogni giorno di essere giustiziato. Quasi mezzo secolo in isolamento in attesa dell’ultimo pasto. Se avete visto il film Perfect Days di Wim Wenders scordatelo. Non c’è niente di perfetto in questa storia. E se credete che il Giappone sia (solo) eleganti kimono, raffinate … (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

ANSA (Avvenire)

Iwao Hakamada, 89 anni, era il detenuto più longevo al mondo. Ha trascorso 46 anni in carcere prima di essere scagionato dall’accusa di quadruplice omicidio. (Radio Norba News)

In Giappone, Iwao Hakamada, un ex pugile di 89 anni, ha vissuto un calvario che pochi possono immaginare. Arrestato nel 1966 con l’accusa di aver massacrato il suo datore di lavoro, la moglie e i due figli, Hakamada ha trascorso 46 anni nel braccio della morte, diventando il detenuto più longevo al mondo in attesa dell’esecuzione. (BlogSicilia.it)

Dietro le sbarre, ingiustamente, per 46 anni: la storia di Iwao Hakamada, condannato per un crimine che non aveva commesso

Oggi, finalmente, Iwao Hakamada, 89 anni, è un uomo libero e innocente, ma porta addosso i segni indelebili di un’ingiustizia che lo ha reso il detenuto nel braccio della morte più longevo al mondo. Una vita sospesa, rubata da un’accusa infamante: quella di un quadruplice omicidio avvenuto nel 1966. (Il Fatto Quotidiano)

La stessa Corte ha stabilito a settembre, in un nuovo processo, che Hakamada non era colpevole e che la polizia aveva manomesso le prove. L'ex pugile è stato scagionato nel 2024 dall'accusa dopo un'instancabile campagna da parte di sua sorella e di altre persone a lui vicine. (Corriere del Ticino)

Dopo una lunga battaglia legale, nel 2024 è stato assolto definitivamente grazie a nuove analisi del Dna. Secondo l'emittente pubblica giapponese NHK, i vestiti macchiati di sangue utilizzati per incastrarlo erano stati in realtà manipolati e introdotti come prova ben dopo i delitti. (Vanity Fair Italia)