Pmi tassate 120 volte più dei giganti del web

Le piccole imprese italiane pagano ogni anno 24,6 miliardi di tasse, mentre le 25 multinazionali del web presenti in Italia versano solo 206 milioni. Lo afferma l’ufficio studi della Cgia di Mestre. Guardando all’aggregato, le aziende italiane prese in esame producono un fatturato annuo 90 volte superiore a quello riconducibile alle big tech, ma in termini di imposte pagano 120 volte più delle seconde. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Su altri media

La legge di Bilancio 2025 allarga il perimetro della digital service tax all'intero mondo imprenditoriale. Il rischio boomerang è però elevato: anziché colpire le Big Tech, impallina le PMI (StartupItalia)

L’Associazione Nazionale Stampa Online, in rappresentanza di tutte le testate di informazione locale e di tutti i propri iscritti chiede una modifica della norma sull’imposta sui servizi digitali. (varesenews.it)

Nei fatti molte delle aziende che operano nel settore digitale saranno soggette a una doppia tassazione: oltre a Ires, Irap e tutte le altre gabelle previste dalla legge, dovranno versare allo Stato anche il 3% del loro fatturato. (Today.it)

Web tax, effetto boomerang sulle pmi digitali italiane?

Prima questa tassa era riservata solo alle Big Tech, le società che avevano un fatturato globale di almeno 750 milioni di euro. (Fanpage.it)

La decisione del Governo italiano di estendere l'obbligo di pagamento della Digital Services Tax (Web Tax) a tutte le imprese che generano ricavi da servizi digitali causa problemi a cascata sul settore digitale e al sistema Paese. (Agenda Digitale)

Sale la polemica sulla riforma della web tax che, secondo quanto stabilito alla manovra 2025, estende la tassazione del 3% a tutte le aziende che operano nel digitale e non più solamente a quelle che fatturano 750 milioni di euro a livello globale e che percepiscono un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore 5,5 milioni in Italia (CorCom)