Passeggiata arrabbiata. Oltre mille in corteo sfilano per Giulia: "Bruciamo tutto"

Oltre mille persone ieri pomeriggio hanno sfilato per le principali vie del centro di Pisa alla passeggiata di rabbia promossa dal movimento femminista "Non una di meno" per esprimere vicinanza alla famiglia di Giulia, la 105a vittima di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno. "Oggi siamo per queste strade - ha detto una delle promotrici del corteo - non perché siamo tristi, non perché vogliamo piangere. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’iniziativa gha preso piede in moltissimi istituti storici di Milano: dal Manzoni al Tenca, dal Vittorini al Carducci, quasi tutti i licei milanesi hanno raccolto l'appello di Elena Cecchettin e, oltre a fare rumore invece di osservare un minuto di silenzio, hanno dato vita a diversi flash mob per ricordare Giulia. (IL GIORNO)

"Giulia, ti vogliamo bene": queste le parole scritte accanto alla gigantografia di Giulia Cecchettin esposta sulla facciata del Municipio di Vigonovo (Venezia) e della Biblioteca del polo culturale di Saonara (Padova). (La Stampa)

Un numero che ritorna: Giulia Cecchettin ha provato a salvarsi e a sottrarsi a una lotta che è durata proprio 22 minuti, interminabili. Lo spiega il giudice per le indagini preliminari (gip) di Venezia, Benedetta Vitolo, che ha ricostruito l’aggressione di sabato 11 novembre, culminata con la morte della ragazza di 22 anni. (Virgilio Notizie)

Un amore di quelli rari, profondi, che dura da 67 anni. La storia di Paolo e Adele è un qualcosa da incorniciare, in un momento storico così triste dove le coppie diventano trappole e dove molto spesso a pagarne le conseguenze sono soprattutto le donne e i bambini. (Frosinone News)

“Una piazza piena riunita in un silenzio assordante. Un silenzio rotto dalle parole coraggiose di studentesse e studenti che hanno deciso di urlare “BASTA!” Basta alla violenza, basta alla cultura del patriarcato. (ravennanotizie.it)

Oggi alle 11:00 tutte le scuole d’Italia si sono fermate per rispettare un minuto di silenzio in memoria di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza. Marcello Pacifico (ANIEF): “Oggi piangiamo per un’altra vita spezzata in nome dell’amore, un amore malato che di amore non ha proprio niente. (Orizzonte Scuola)