“Torna nella sua Torino e vince da avversario: il messaggio di Buongiorno fa emozionare tutti”

L’ex granata torna al Torino da avversario e vince con il Napoli. Il post su Instagram per il suo vecchio club. Alessandro Buongiorno si è emozionato nel tornare al Torino da avversario. Il difensore del Napoli, cresciuto nel settore giovanile granata, dopo la vittoria per 0-1 ha affidato i suoi sentimenti a Instagram. “Quello di ieri è stato un pomeriggio emozionante perché sono tornato in un luogo che occupa un posto speciale nel mio cuore. (Napolipiu.com)

Su altre testate

Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, ha ritrovato il sorriso trovando la vittoria al Barbera, dopo le polemiche della scorsa settimana che lo avevano portato anche a una reazione istintiva nei confronti di un tifoso. (Sassuolonews.net)

SEGNALE FORTE – “Con due attaccanti. Spero che anche stavolta qualcuno mi faccia una domanda sul sistema di gioco. Ovviamente si fa per sdrammatizzare. Partita positiva, prestazione positiva, per qualità di gioco non la migliore. (pianetaserieb.it)

Federico Dimarco e Alessandro Bastoni sono stati premiati tra i migliori difensori in Serie A. Accanto a loro Riccardo Calafiori, nella scorsa stagione al Bologna. (Inter-News)

Finalmente il Palermo: Spezia battuto 2 a 0 e applausi del Barbera

Dionisi. SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju (17’ st Reca); Vignali (26’ pt Bertola), Cassata (17’ st Bandinelli), S. (Quotidiano Sportivo)

Palermo, 1° dicembre 2024 – Dopo sette mesi e mezzo perde lo Spezia. Un gol per tempo al Barbera sempre su corner, contro il Palermo - che non vinceva da oltre un mese - e così gli aquilotti si ritrovano terzi in classifica. (Quotidiano Sportivo)

Finalmente il Palermo. I rosanero giocano la migliore partita della stagione e battono lo Spezia 2 a 0 accorciando di tre lunghezze rispetto a una diretta concorrente per la serie A. Un Palermo convincente, che gioca un buon calcio, che crea tantissimo, che spreca anche tanto e che alla fine riceve gli applausi del proprio pubblico. (La Repubblica)