I laburisti inglesi votano contro l’inchiesta sulle “grooming gangs”: bocciata la proposta

Una nuova inchiesta sulle “grooming gangs” non s’ha da fare. Così ha deciso il recentissimo voto alla Camera dei Comuni inglese riguardo alla richiesta da parte dei Conservatori di iniziare una nuova indagine sugli stupri avvenuti in Gran Bretagna negli ultimi 30 anni. Il laburisti di Starmer hanno votato contro la proposta: 364 voti contro 111 favorevoli. Lo scandalo delle gang degli “adescatori” è tornato di attenzione internazionale dopo le accuse di Elon Musk su X contro il Primo Ministo Keir Starmer, secondo Musk il “complice dello stupro della Gran Bretagna quando fu a capo della Procura della Corona per 6 anni” – tra il 2008 e il 2013 (Radio Radio)

Ne parlano anche altri media

George Galloway è uno dei più interessanti politici britannici degli ultimi decenni. Ex parlamentare, giornalista e conduttore, è noto per il suo spirito indipendente e le sue posizioni controcorrente su temi di politica interna e internazionale. (Inside Over)

Tra un elogio all’ultradestra di Alternative für Deutschland e un insulto ai commissari europei, c’è un politico che da qualche tempo è diventato uno dei bersagli preferiti di Elon Musk. (Open)

“Stupratore della Gran Bretagna”, “complice di abusi e violenze contro le ragazzine bianche”, “nazista”, “devi dimetterti subito”, “essere spregevole”, “sei il male”. Sono decine al giorno, centinaia dal primo dell’anno, spesso rilanciando account di destra o estrema destra. (la Repubblica)

Gb, Musk ha discusso con gli alleati su come estromettere Starmer

Elon Musk torna a far discutere con una nuova, l'ennesima, interferenza politica. Stavolta il miliardario ha fatto riemergere con un post su X lo scandalo relativo alle bande di uomini che, per decenni, hanno adescato e stuprato ragazze in Inghilterra. (ilmessaggero.it)

Così scriveva giorni fa Elon Musk sulla sua piattaforma X, dalla quale dirama proclami e invettive a metà fra il suprematismo bianco e l’anarco-capitalismo con raddoppiata lena da quando Donald Trump ha vinto – anche e forse soprattutto grazie a lui – le presidenziali americane. (il manifesto)

Roma, 9 gen. (Agenzia askanews)