Carceri, De Fazio (Uilpa-Polizia Penitenziaria): “A Marassi il 47^ suicidio, strage senza fine”

Genova. "Egiziano, 47 anni non ancora compiuti, nel 2025 avrebbe finito di scontare la pena infittagli per immigrazione clandestina, invece ha deciso di porre fine alla sua esistenza impiccandosi con la cintura nella sua cella del carcere genovese di Marassi. È accaduto verso le 7.00, a nulla sono valsi i soccorsi della polizia penitenziaria e dei sanitari". Lo dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. (IVG.it)

La notizia riportata su altri media

Non solo il suicidio vi sono state anche due aggressione. (Frosinone Web)

IL Tavolo oltre a dare solidarietà e assistenza legale è mirata a un progetto che verrà presentato in Parlamento per dire basta alle morti in carcere e ai Diritti umani negati e a sostenere ciò che la Comunità Europea stabilisce per la detenzione carceraria e per i casi pilota pene alternative per gli individui affetti da patologie incompatibili con il sistema carcerario. (ekuonews.it)

Sono 46 le persone che dall’inizio dell’anno fino al 20 giugno scorso si sono suicidate in carcere. Secondo l’analisi effettuata dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di giugno del 2023 che furono 34 (+12), mentre a fine giugno del 2022 furono 33. (il Fatto Nisseno)

Carceri, un altro suicidio: 47 dall’inizio dell’anno

Dramma ieri nel penitenziario di Frosinone dove un detenuto italiano di 21 anni, più volte sottoposto a tso, si è suicidato inalando gas “Purtroppo quella di ieri nelle carceri del Lazio è stata una giornata molto critica non solo a Regina Coeli , ma da quando apprendiamo ieri nel carcere di Frosinone – un detenuto italiano , 21 anni , più volte sottoposto a TSO si è suicidato inalando gas. (TerzoBinario.it)

Una vergogna denunciata dagli avvocati e tutti gli operatori del carcere, come il cappellano, Paolo Gatti, che ha preso parte alla maratona oratoria a cui hanno partecipato anche alcuni esponenti politici e i garanti dei detenuti. (Primocanale)

E così, stamattina, 46 è diventato 47. Perché il tabellone rosso che tiene accesi i riflettori su quanti si sono tolti la vita in carcere dall’inizio dell’anno, sistemato nel cortile del palazzo di Giustizia, non riesce a tenere il conto di una emorragia che non si arresta. (La Repubblica)