Migranti: dieci cadaveri nella stiva del barcone a Lampedusa

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Gazzetta di Parma INTERNO

Sono dieci i cadaveri estratti da una botola nella stiva dell'imbarcazione di 8 metri, partita dalla Libia, sulla quale viaggiavano e che era stata soccorsa dalla nave della Ong Nadir giunta intorno a mezzanotte a Lampedusa. Sono tutti uomini, dai 18 ai 30 anni, dai tratti somatici riconducibili al Bangladesh o Pakistan. Al molo del porto, dove è avvenuta l'operazione, anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, che ha continuato a ripetere: "È uno strazio, è uno strazio!". (Gazzetta di Parma)

Se ne è parlato anche su altri giornali

ROCCELLA JONICA (RC) – “Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata”. Il racconto si riferisce al nuovo dramma dei migranti dispersi a causa del ribaltamento di una barca a vela, a circa cento miglia dalla costa della Calabria. (Tempo Stretto)

ROMA. Alcuni fanno fatica a camminare e anche solo a tenere gli occhi aperti. (La Stampa)

L’ennesimo tragico naufragio nel Mediterraneo è avvenuto a circa 100 miglia dalla costa della Calabria, dove la barca a vela su cui viaggiavano decine di migranti si è ribaltata. Lo riferisce Shakila Mohammadi, mediatrice culturale di Medici senza frontiere, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i pochi superstiti della tragedia. (L'Unione Sarda.it)

Roma, 17 giu. Quelle che stiamo vivendo sono ore di grande angoscia per tutte la Regione, ore che ci riportano alla mente il dramma immane che abbiamo vissuto a Cutro poco più di un anno fa”. (Agenzia askanews)

A un anno di distanza dalla strage di Cutro e da quella al largo di Pilo, in Grecia, 66 migranti, di cui 26 bambini, risultano dispersi in un naufragio a 110 miglia dalle coste della Calabria. Lo raccontano gli 11 superstiti che viaggiavano su una barca a vela partita dalla Turchia e che si è rovesciata dopo un incendio, portando con sé le persone a bordo, pro… (La Stampa)

Così, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. Ore che ci riportano alla mente il dramma immane che abbiamo vissuto a Cutro poco più di un anno fa". (Il Messaggero Veneto)