Autonomia e non solo. La lezione costituzionale di Mattarella: "Firmo anche leggi che ritengo sbagliate, è mio dovere"

E al terzo giorno Mattarella parlò: “Io sono l’arbitro, ma i giocatori mi devono aiutare”. I mille studenti riuniti dall’Osservatorio permanente giovani editori, in occasione dei 25 anni di attività, sono la speciale platea a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella tiene una ‘lezione’ destinata a risuonare alle orecchie di leader poli… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Ultim'ora news 15 novembre ore 17 «Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità». (Milano Finanza)

In quel caso ho il dovere di non promulgare, ma devono essere evidenti, un solo dubbio non mi autorizza a non promulgare". "Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (il Giornale)

Saper distinguere il vero dal falso è indispensabile, così come scongiurare il rischio che, per i nativi digitali, l'informazione coincida con flussi ininterrotti di notizie senza analisi critica". Roma, 15 nov. (Tiscali Notizie)

Mattarella e l'«autoritratto» di un presidente-arbitro. L'idea di uno Stato senza poteri contrapposti

«Informarsi per evitare trappole manipolative è un diritto. Il web non può essere considerato «un medico di base» come invece si è purtroppo verificato anche recentemente. (Giornale di Sicilia)

"Sì ho adottato decisioni che non condivido, è capitato più volte, il presidente promulga leggi ed emana decreti, ma ha delle regole che deve rispettare. (Sky Tg24 )

Principio caro al costituzionalista liberale Carlo Esposito che fu suo maestro e che coniò appunto l’espressione degli inquilini del Quirinale quasi come direttori di gara, «motori di riserva» e «reggitori dello Stato nei momenti di crisi del sistema». (Corriere della Sera)