Cecilia Sala racconta i 21 giorni in carcere: «Nessuno mi ha spiegato perché sono finita in cella. La cosa che mi è mancata di più? Daniele»
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«Come sto? Sono confusa e felicissima, mi devo riabituare, devo riposare. Questa notte non ho dormito per l'eccitazione e la gioia. Quella precedente per l'angoscia. Sto bene, sono molto contenta». Sono state queste le prime parole di Cecilia Sala nella nuova puntata del podcast "Stories", il suo programma realizzato e pubblicato da Choramedia, nel quale oggi ha raccontato - rispondendo alle domande di Mario Calabresi - i suoi ventuno giorni di detenzione nel carcere di Evin, in Iran (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
Un progetto che ha come obiettivo contribuire alla realizzazione di una nuova natura urbana creando le premesse per una più incisiva mitigazione dell’inquinamento dell’aria e per spianare la strada verso quella sostenibilità ambientale che rappresenta una delle priorità dell’Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. (Tarantini Time Quotidiano)
Mario Calabresi, ceo di Chora Media, ha raggiunto Cecilia Sala nella sua abitazione romana. (Tiscali Notizie)
8) “Quello è il sindaco di Roma: ha chiesto se vai a fare un selfie con lui davanti a un cantiere del tram”. Come ‘chi è Tajani?’. (La Stampa)
Il direttore di Chora media Mario Calabresi raggiunge l'abitazione di Cecilia Sala a Roma per registrare una puntata del podcast della giornalista rientrata ieri in Italia 'Stories'. Con sé, un mazzo di fiori. (Corriere TV)
“Ho trovato Cecilia stanca, ha bisogno di riposare. Abbiamo registrato un episodio del suo podcast Stories, che uscirà tra un’ora, in cui racconta come ha vissuto questo periodo, i giorni di isolamento. (Il Fatto Quotidiano)
La cosa più difficile per lei ha detto che è stato l’isolamento, il silenzio, non poter parlare con nessuno. “L’ho trovata bene, è stanca ha bisogno di riposare. (LAPRESSE)