Lo chiamavano Garellik, l'inimitabile cubista che parava senza mani
"Il mio stile è stato non averlo" ci raccontò un giorno, dopo un incontro con i bambini della scuola elementare di San Mauro Torinese, dove Claudio abitava
Era un portiere cubista, sembrava un errore d'ortografia del calcio, un bizzarro esercizio di stile della natura.
Claudio Garella era il gorilla albino, lo sgraziato calabrone che non potrebbe volare e invece.
Se ne è parlato anche su altri giornali
VERONA, ITALY – AUGUST 15: The 2 teams stand for a minutes silence in memory of former player Claudio Garella during the Serie A match between Hellas Verona and SSC Napoli at Stadio Marcantonio Bentegodi on August 15, 2022 in Verona, . (Spazio Napoli – News sul calcio mercato Napoli)
L'ultimo saluto a Claudio Garella, folla di campioni e gente comune ai funerali: "Addio gigante buono" di Maurizio Crosetti. (La Repubblica)
Alla cerimonia erano presenti tanti suoi ex compagni di squadra come Galderisi, Fanna e Pellegrini (Sport Mediaset)
L’associazione degli ex calciatori del Toro ha portato il gonfalone, anche il Casale e i dilettanti del “Barracuda” con cui Claudio aveva collaborato hanno portato le insegne, nulla invece dal Napoli, che pure a Garella deve parte di un memorabile scudetto, niente dalla Figc e da nessun altro club di A o B. (CalcioNapoli24)
Il mitico “Garellik”, campione d’Italia con il Verona e con il Napoli nel 1985 e nel 1987, se n’è andato nei giorni scorsi a 67 anni, provocando forte emozione in tutti gli appassionati di calcio, in particolare tra i numerosi “nostalgici” degli anni 80. (Cronaca Qui)
Ma anche l’ex Napoli Romano e i granata Pallavicini e Rampanti. Folto il gruppo degli ex compagni, visibilmente commossi: Tricella, Galderisi, Fanna e Volpato tra i veronesi. (Corriere della Sera)