Nordio dà buca al congresso dell’Anm: al suo posto andrà Sisto. Sulla separazione delle carriere il ministro teme contestazioni
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Carlo Nordio non parteciperà al 36° congresso dell’Associazione nazionale magistrati, in programma a Palermo dal 10 al 12 maggio. Anche se non ha ancora detto no all’invito in via ufficiale, il Guardasigilli ha scelto di non volare in Sicilia dopo i lavori del G7 sulla Giustizia a Venezia, che si concluderà venerdì: al suo posto, delegato da palazzo Chigi in rappresentanza del governo, ci sarà il viceministro Francesco Paolo Sisto (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
E lo fa alla vigilia dell’insediamento della nuova presidente di corte di appello Maria Rosaria Covelli. In sintesi, il procuratore Gratteri si è detto «contrario a tutte le riforme di legge che sono state varate dalla Cartabia in poi», mostrando il proprio disincanto anche nei confronti della annunciata separazione delle carriere («il numero di magistrati che passa da una funzione all’altra, è basso, siamo sullo 0,2 per cento», dice Gratteri); ma anche nei confronti della annunciata riforma della obbligatorietà della azione penale: «Penso agli anziani, che subiscono una truffa e sono costretti a denunciare. (ilmattino.it)
«Il codice penale non deve essere tagliato con l'accetta per dimostrare all'Europa che il numero dei reati in Italia sono calati». «Sono nettamente contrario - ha detto ancora - e lo ero già quando è stata resa facoltativa la denuncia con la precedente riforma». (ROMA on line)
Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, che ha lamentato la "pressione psicologica" che oggi vivono i magistrati. (Fanpage.it)
NAPOLI. Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, torna a parlare di giustizia e ingerenza politica in conferenza stampa a Napoli. (La Stampa)
A quanto si apprende dall'associazione, il Guardasigilli parteciperà inoltre come ospite il prossimo 11 maggio a Palermo al congresso dell'Anm, dove era stato invitato dalla stesso sindacato delle toghe. (Il Messaggero Veneto)
Uno sprint finale per mettere a punto il testo finale del disegno di legge costituzionale sulla Giustizia deciso venerdì scorso dal governo, e poi da lì affrontare «a schiacciasassi» il lungo percorso per la sua approvazione, compreso il probabile referendum. (ilGiornale.it)