Arriva un nuovo bavaglio contro i magistrati

Detto, fatto. Se il ministro della Giustizia Carlo Nordio dichiara che un giudice «meno parla meglio è», rilanciano ancora una volta la polemica con un Anm che gli imputa di volere zittire la magistratura, sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri arriva una nuova norma bavaglio. Non indirizzata ai giornalisti, ma alle toghe. Nel testo del decreto legge che assembla una serie di eterogenee norme (dai giudici di pace alla crisi d’impresa, dall’edilizia penitenziaria ai reati informatici), tutte però considerate urgenti, è infatti collocata una stretta disciplinare che aggiorna la disciplina degli illeciti ascrivibili a giudici e pubblici ministeri. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nella bozza del decreto legge in materia di Giustizia che sarà discusso lunedì prossimo in Consiglio dei ministri viene introdotta una norma che potrebbe prevedere azioni disciplinari per i magistrati che prendono posizione pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui si occuperanno. (La Stampa)

Lo si farà, molto probabilmente, cercando di limitare quello che è accaduto nelle ultime settimane, quando giudici con carriere avviate da attivisti pro-migranti si sono ritrovati a decidere (ovviamente, con esiti parimenti pro-migranti) su convalide di trattenimenti e richieste d’asilo. (La Voce del Patriota)

Arriva lunedì in Consiglio dei ministri la nuova norma-bavaglio studiata per punire i magistrati che si espongono in pubblico sui temi politici, a partire dall’immigrazione. (Il Fatto Quotidiano)

Il governo vuole punire i giudici che criticano una legge che devono applicare

ROMA. Una battaglia lunga. Da una parte il governo e dall’altra le toghe. Il primo fronte è il prossimo decreto legge che il governo è pronto a varare lunedì in consiglio dei ministri, il secondo, apparentemente teoretico ma in realtà di sostanza, sul prevalere della giurisprudenza italiana al cospetto di quella europea. (La Stampa)

Consiglio dei ministri viene introdotta una norma che potrebbe prevedere azioni disciplinari per i magistrati che prendono (Tuttosport)

Sui migranti, per esempio - che ha causato polemica e, magari, ha difeso pubblicamente quella decisione, dovrà astenersi dal giudicare altri casi della stessa materia, altrimenti potrebbe essere punito. (L'HuffPost)