Tra veti e comunicati di fuoco, socialisti e insoumis ai ferri corti

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In meno di due settimane, il Nuovo Fronte Popolare è passato dalla vittoria alle legislative e la festa in place de la République, ai veti interni del Partito Socialista (Ps) e ai comunicati incendiari de La France Insoumise (Lfi), che accusa il primo di bloccare ogni negoziato e, in un comunicato diffuso ieri, ha annunciato che non parteciperà ad altri pourparlers fino a che non si sarà trovata una candidatura comune per la presidenza dell’Assemblée Nationale. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

All’indomani dell’affermazione elettorale del Rassemblement National alle elezioni europee in Francia, il tema dell’antifascismo si è prepotentemente affacciato sulla scena politica: è stato il collante che ha consentito la rapidissima formazione di un Nouveau Front Populaire (che se fosse stato presente alle precedenti due tornate presidenziali avrebbe conquistato quantomeno il ballottaggio), e uno degli argomenti utilizzati per l’appello ad andare a votare pour le bon côté (Kylian Mbappé); ed è risuonato nei festeggiamenti, ma anche nei commenti all’indomani della vittoria del NFP. (Estense.com)

Tuttavia, nonostante l'immagine di Garibaldi sulle bandiere, il fronte allora aveva le ali tarpate dalla dipendenza dall'Urss. E lascia intravedere una possibile replica da noi. (Italia Oggi)

Socialisti, comunisti ed ecologisti sono comunque tornati nella mischia lunedì sera, proponendo una figura della società civile, Laurence Tubiana. (RSI.ch Informazione)

La Francia, Macron e la caricaturale intervista del direttore di “Le Monde” che prende lucciole per lanterne

Sardegna, bandi innovativi per pesca costiera e acquacoltura – La Regione Sardegna ha annunciato la disponibilità di 10 milioni e 500mila euro a supporto della pesca costiera e dell’acquacoltura. Questi fondi, erogati tramite bandi specifici, copriranno fino al 100% delle spese ammissibili, una novità assoluta per l’Italia. (PesceInRete)

Possiamo imparare qualcosa, in Italia e in Europa, dagli eventi francesi di questi giorni, come abbiamo fatto nel 1789 e nel 1871 e nel 1936, e gestirlo da sinistra, prima che la destra ne faccia uno spauracchio e cerchi di usarlo per consolidare il proprio potere con qualche santa alleanza del trono sovrano e dell’altare occidentale? Non è vero che «nessuno ha vinto in Francia», come mente l’esorcista fallito Jupiter-Macron e come farfugliano a pappagallo Meloni e gli opinionisti italiani: ha vinto il Nuovo Fronte Popolare senza maggioranza assoluta e dunque si apre una fase prolungata di incertezza. (DinamoPress)

Non c’è dubbio alcuno che “Le Monde” resti una rara bandiera del buon giornalismo non solo in Francia ma in Europa. (FIRSTonline)