Corteo Pro Palestina a Torino: in 500 per protestare, attacchi al governo e ricordo del 7 ottobre

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La Stampa INTERNO

“Non c’è pace sotto occupazione. Palestina libera”. Lo striscione attaccato sotto la tettoia del mercato di Porta Palazzo di Torino dai circa 500 manifestanti pro Pal che nel pomeriggio di sabato 21 settembre sfilano nelle strade del centro città. Un ritorno a contestare “il genocidio di Israele” a quasi un anno di distanza dal 7 ottobre 2023, da quando le vicende nella Striscia di Gaza portano cortei in tutto il mondo, Torino compresa, in difesa della “liberazione del popolo palestinese”. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

Abbiamo trattato con il compagno degli obiettivi e prospettive che la rete si pone ma anche dell’attuale situazione politica del nostro paese e di cosa è possibile fare qui ed ora per alimentare la mobilitazione contro il governo Meloni e l’organizzazione di un’alternativa politica con cui scalzarlo. (Partito dei CARC)

Non si sogni questo governo di vietare quella mobilitazione, saremo migliaia". Il riferimento e' alla manifestazione nazionale annunciata sui social, a un anno dall'eccidio del 7 ottobre da parte di Hamas, che e' all'attenzione del Viminale. (Repubblica Roma)

Lo ha detto Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a New York. . (Tuttosport)

E' partito intorno alle 14.30 dalla zona di Ponte Mosca il corteo che nel pomeriggio di oggi sta creando più di qualche grattacapo alla viabilità nella zona di Torino tra Aurora e il centro della città. (TorinOggi.it)