Il video in cui Matilde Lorenzi raccontava la sua passione: «Il talento va coltivato, ma in pista ho ancora paura di andare troppo veloce

«Il talento si coltiva provandoci in continuazione e credendoci sempre». Così, in un’intervista andata in onda su Rai Gulp, raccontava la sua passione Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci azzurro morta questa mattina, 29 ottobre, dopo una caduta in allenamento in Alto Adige. La giovane atleta allora 13enne spiegava così la sua passione: «Con il tempo ho un buon rapporto quando vinco e mi classifico prima, ma quando arrivi seconda magari a pochi centesimi, allora si è arrabbiati». (Corriere TV)

Ne parlano anche altre testate

Sofia Goggia condivide sui social un'immagine di Matilde Lorenzi e invia "una preghiera". Come lei, tanti professionisti del mondo degli sport invernali sono stati colpiti profondamente dalla morte della sciatrice diciannovenne per una caduta durante un allenamento nel comprensorio Alpin Arena Senales, in Alto Adige (Adnkronos)

Ieri la giovane promessa dello sci azzurro era caduta durante un allenamento sul ghiacciaio della val Senales. Il cordoglio del ministro della Difesa Crosetto. Roda della Fisi: "La ricorderemo per sempre". (Trentino)

Lo dichiara il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. "Giunga alla famiglia e al gruppo sportivo dell'Esercito - dice Pichetto - il mio sentimento di cordoglio per questa vita così drammaticamente spezzata". (Sport Mediaset)

Nell'atrio del liceo «Des Ambrois» di Oulx, una fotografia campeggia su un cartellone: è quella di Matilde Lorenzi, sul gradino più alto del podio, mentre solleva trionfante una coppa. Intorno, volti segnati dal dolore, lacrime silenziose di studenti e inse… (La Stampa)

Una notizia che mi colpisce e mi addolora. Lo scrive Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico italiano, in un post su X. (Sport Mediaset)

Era uno slalom gigante sulla pista del Moncerchio 2. A Bielmonte se la ricordano bene: qui infatti aveva disputato diverse gare Fis. (La Stampa)