La bronchiolite e il farmaco che la previene negato alle regioni del Sud: «Salva i bambini dalla terapia intensiva»

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Open SALUTE

Per i primi di novembre il farmaco che previene la bronchiolite potrebbe arrivare anche alle regioni del Sud. Questo almeno è il piano del governo dopo l’esclusione degli enti in piano di rientro sulla sanità. E Fabio Cardinale, docente universitario e primario di pediatria ospedaliera a indirizzo pneumologico al Giovanni XXIII di Bari, chiede in un’intervista a Repubblica di non fare differenze tra regioni in piano di rientro e regioni che non lo sono, perché non è giusto che siano i pazienti a farne le spese. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

Ai neonati il virus respiratorio sinciziale può causare infezioni anche gravi - Imagoeconomica (Avvenire)

Niente farmaci gratuiti, nelle Regioni meridionali e nel Lazio, contro la bronchiolite, malattia che colpisce i neonati e può avere conseguenze gravissime. (La Repubblica)

Ovvero quegli accertamenti medici e quelle terapie che i pugliesi non dovrebbero poter permettersi in quanto non rientrano nei livelli essenziali delle prestazioni e quindi sono “proibite”, secondo le indicazioni del ministero della Salute, alle Regi… (La Repubblica)

Virus respiratorio sinciziale e bronchiolite, facciamo il chiarezza sul Nirsevimab (che non è un vaccino)

23 SET di Marco Geddes De Filicaia (Quotidiano Sanità)

Abbiamo fatto opposizione, ma non è plausibile che ancora dividiamo la possibilità di cura tra regioni ricche e regioni povere. Ci auguriamo che questo decreto sia ritirato dal Ministero in queste ore». (ilmattino.it)

Il 18 settembre, infatti, il Ministero della Salute ha diffuso una nota in cui ricordava che il Nirsevimab non rientra attualmente nelle prestazioni Lea (Livelli essenziali di assistenza), cioè non fa parte di quei farmaci o di quelle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale (Ssn) è tenuto a fornire a tutti i cittadini gratuitamente o su pagamento del ticket. (WIRED Italia)