Cultura, il decreto dimezzato. Saltano nomine e poteri ad Ales

Un decreto Cultura dimezzato nel vero senso della parola, a cominciare dalla nomina dei nuovi dirigenti. Dovevano essere sei e invece sono diventati tre, finiti sotto la scure dei rilievi della ragioneria dello Stato: si sarebbe trattato di uno «spreco di denaro pubblico». Il compito di prendere la parola in Consiglio dei ministri per ridimensionare i progetti di Alessandro Giuli è toccato al res… (la Repubblica)

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Tra queste, spicca la stabilizzazione della norma che consente l'organizzazione semplificata di concerti e... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Sarà un bel Natale, per la cultura, soprattutto per chi non lavora al ministero della Cultura. Il Cdm di ieri sera ha infatti approvato, data la “straordinaria necessità e urgenza” (sic) di favorire il settore, il cosiddetto “decreto cultura” che il ministro Alessandro Giuli aveva promesso all’inizio di novembre. (Il Fatto Quotidiano)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, lunedì 23 dicembre, il Decreto Legge Cultura, introducendo diverse misure a beneficio del settore dello spettacolo dal vivo: tra queste è presente la stabilizzazione della norma che consente l’organizzazione semplificata di concerti e attività di spettacolo dal vivo in venue all’aperto fino a 2000 spettatori, tramite la sola richiesta in Segnalazione Certificata di Inizio Attività. (Rockol)

Biblioteche, spettacoli, periferie: il piano Olivetti della cultura

Su queste pagine, per esempio, è recentemente apparso un articolo a firma dell’ex Maresciallo Marco Billeci che, pur complimentandosi per lo slogan utilizzato e augurandosi, alla fine, che le sue stesse perplessità si dimostrino non corrette, elenca quelle che risulterebbero le ragioni dell’inopportunità “strategica” della scelta referendaria. (Il Giornale d'Italia)

Il cuore del provvedimento, redatto dal ministro Alessandro Giuli, riguarda il piano Olivetti per la cultura e il piano Mattei, ovvero il piano strategico Italia-Africa, ma nelle diec… (la Repubblica)

Arrivano anche l’obbligo dell’invio della fattura per gli acquisti fatti con il bonus per 18enni e la semplificazione della burocrazia dei piccoli spettacoli. (Italia Oggi)