Torture sui pazienti del centro gestito dalla Croce Rossa: tre ciociari ai domiciliari

Torture, violenze e maltrattamenti all’interno del Centro di educazione motoria a Roma, gestito dalla Croce Rossa italiana, tra i dieci operatori finiti agli arresti domiciliari ci sono anche tre ciociari: due donne di Sora e una terza originaria di Alatri. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, questa mattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura e gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia, reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. (ciociariaoggi.it)

Se ne è parlato anche su altri media

: Il presidente della Regione Rocca sull'arresto di 10 operatori sociosanitari che prestavano servizio al Centro di Educazione Motoria gestito dalla Croce Rossa Italiana e di Roma (Tuscia Web)

Così uno degli operatori della Croce Rossa arrestati minacciava un paziente gravemente disabile, picchiato e torturato nel Centro di educazione motoria. ti scannerò tutta la notte". (Fanpage.it)

E negli atti dell’indagine c’è un lungo elenco di «azioni inqualificabili» documentate dai carabinieri del nucleo investigativo. Insulti, botte, umiliazioni, minacce: ecco cosa succedeva nel Centro di educazione motoria di Roma gestito dalla Croce Rossa italiana. (La Stampa)

Roma, torture al CEM: arrestati 10 operatori socio sanitari

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura e gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia, reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. (Tiscali Notizie)

Così in una nota il segretario nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano, che aggiunge: “Siamo vicini ai due pazienti vittime di torture, violenze e maltrattamenti, e alle loro famiglie che oltre ad avere la preoccupazione di un familiare in condizioni di inferiorità fisica e psichica, si sentono traditi da uno Stato incapace di proteggere i propri cittadini più fragili. (Appia Polis)

Per uno degli indagati ipotizzata anche la violenza sessuale (LAPRESSE)