La Juventus piange Silvio Longobucco: è morto il "terzino della nuova era". Ha vinto tre scudetti con i bianconeri

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TorinoToday SPORT

La sua prima gara da titolare in campionato davanti al pubblico torinese è Juventus-Vicenza nel 1972 e coincide con il primo dei tre scudetti vinti con la maglia bianconera.

La Juventus lo ricorda sul proprio sito internet definendo Longobucco "un terzino sinistro nel calcio che stava cambiando e che chiedeva ai difensori di fascia di spingere in avanti.

Il calcio italiano e la Juventus piangono la morte di Silvio Longobucco, difensore degli anni '70 e '80. (TorinoToday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il Cagliari Calcio ricorda con affetto Silvio Longobucco, ex difensore che ha vestito la maglia rossoblù per sette stagioni, morto all’età di 71 anni a Scalea, in Calabria, sua terra d’origine. In carriera ha militato anche nella Juventus e con la maglia bianconera vinse tre scudetti e giocò le amare finali di Coppa dei Campioni e di Coppa Intercontinentale perse dalla Vecchia Signora nel 1973 contro l'Ajax e l'Independiente. (L'Unione Sarda.it)

Balzò alle cronache per essere stato sovrastato da Rep, con conseguente gol di testa, nella sfortunata finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax.Poi arrivò l’inflazione e per qualche mese non c’era bustina senza Longobucco. (Calciomercato.com)

E riesci anche a giocare la finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax a Belgrado. E’ vero che il primo contratto con la Juve te l’ha fatto firmare Luciano Moggi? (Iacchite)

Di recente, insieme ad alcuni amici, aveva anche fondato la scuola calcio "Silvio Longobucco" per formare le squadre giovanili. Una città in lutto. Per Scalea Silvio Longobucco non era soltanto un campione sportivo, ma un vero e proprio esempio di vita, un punto di riferimento per le vecchie e le nuove generazioni, un uomo che amava la sua terra più di se stesso. (LaC news24)

Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Silvio Longobucco ex calciatore della Ternana. Ecco la foto (TernanaNews)

L'ANTIEROE - In una squadra di campioni (Capello, Zoff…) era l’antieroe, quasi capitato lì per caso, il gregario necessario tra tante prime donne. Appassionato di automobili, tornava spesso a Scalea in Calabria, dove era nato e dove tornò a vivere, in Porsche o Jaguar (ilBianconero)