Crisi idrica, sit-in a Palermo del Codacons e i movimenti per l’acqua

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto Messina

I movimenti per l’acqua delle province più duramente colpite dalla crisi idrica in Sicilia: Agrigento, Caltanissetta ed Enna, hanno organizzato un sit-in in programma mercoledì 6 Novembre 2024, dalle ore 9,00 fino al pomeriggio, davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, con l’obiettivo di richiedere un incontro urgente con il Presidente della Regione, Renato Schifani, l’Assessore ai Servizi Primari, Roberto Di Mauro, e il Responsabile della Protezione Civile Regionale, l’Ing. (Grandangolo Agrigento)

Ne parlano anche altre testate

C’è chi riceve l'acqua ogni 24 ore. La vita nell'isola è scandita dal ritmo della distribuzione dell’acqua imposta dai piani di razionamento a causa della siccità. (WIRED Italia)

E i piani straordinari di Protezione civile per i Comuni che si apprestano a restare completamente a secco sono in via di definizione da parte della cabina di regia. Perché in uno scenario ogni giorno più allarmante, le erogazioni per i Comuni rischiano di essere al di sotto dei limiti indicati dall’Orga… (La Repubblica)

“Per questo motivo dopo aver richiesto – dice Fabio Bruno – l’accesso agli atti abbiamo deciso di alzare il tiro e chiamare in causa direttamente il Presidente della Regione, chiedendo che si trovi una soluzione per l’immediato (la riserva per i Comuni Ancipa dipendenti), una per il prossimo anno (limitare i Comuni serviti da Ancipa) e poi che si attui un cambiamento strutturale per il futuro, altrimenti saremo in continua emergenza”. (Vivi Enna)

Nella Sicilia in preda alla siccità l’Acqua Vera imbottiglia venti litri al secondo: ma nessuno tocca la concessione. E si scavano nuovi pozzi

Le recenti piogge autunnali non sono riuscite a colmare il deficit idrico accumulato durante l’anno nelle dighe siciliane. Di questi, solo 55 milioni sono effettivamente utilizzabili per uso domestico e irriguo, al fine di preservare la fauna ittica. (BlogSicilia.it)

È quanto emerge dall’ultimo bollettino dell’Autorità regionale di bacino, pubblicato ieri con numeri fotografati in data 21 corrente mese, quando nel totale delle strutture sono stati rilevati poco più di 171 milioni di metri cubi d’acqua rispetto ai quasi 188 milioni contati quattro settimane prima, anche se il volume effettivamente prelevabile, sia per l’uso domestico che irriguo, ammonta a 55 milioni per non mettere in pericolo le specie ittiche che vivono nelle dighe. (Giornale di Sicilia)

“Un brand che riduce l’impatto dei trasporti e valorizza il territorio”, pubblicizza ancora l’etichetta, riferendosi allo stesso territorio che nell’ultimo anno, viste le scarse piogge, ha registrato prosciugarsi le dighe e ridurre l’erogazione idrica. (Il Fatto Quotidiano)