Ramy, Franco Gabrielli: «L'inseguimento non è stato fatto in modo corretto, i ragazzi sono stati messi in pericolo»
«Se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo»: l'ex capo della polizia Franco Gabrielli, ora consulente alla Sicurezza del sindaco di Milano, intervistato a 24 Mattino su Radio 24 ha parlato dell'inseguimento in cui è deceduto lo scorso 24 novembre Ramy Elgaml spiegando che «è ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo». (Corriere Milano)
Su altri giornali
Yehia Elgaml ha la voce sicura, mentre parla nella sua casa al Corvetto, quartiere alla periferia di Milano. (Corriere Milano)
Un altro corteo è stato organizzato per sabato 11 gennaio alle ore 17:30 in Piazza San Babila, a Milano. (Corriere TV)
Il corteo per Ramy Elgaml a Torino si è poi diretto verso via Po e si è concluso in piazza Vittorio Veneto, dove i manifestanti hanno annunciato nuove "iniziative di lotta per chiedere giustizia". I manifestanti hanno tentato di raggiungere la caserma del carabinieri 'Bergia', nel centro del capoluogo piemontese e hanno lanciato bombe carta, petardi, fumogeni e bottiglie contro i militari dell'Arma schierati a protezione dell'edificio. (Tiscali Notizie)
Franco Gabrielli, ex capo della Polizia, oggi consulente per la sicurezza del Comune di Milano, a 24 Mattino su Radio 24 risponde così ad una domanda sullo speronamento dello scooter che ha portato alla morte di Ramy Elgaml, un ragazzo di 19 anni di origine egiziana. (Il Sole 24 ORE)
"Un segnale brutto, non c'è dubbio. È quanto ha dichiarato Beppe Sala, sindaco di Milano, giovedì a margine della visita al centro Sammartini, parlando del video uscito nei giorni scorsi sulla morte di Ramy Elgaml in via Quaranta al termine di un inseguimento di circa 8 chilometri mentre era in sella a uno scooter condotto da un amico, rimasto ferito. (MilanoToday.it)
«Mi tocca un'altra volta ringraziare il papà di Ramy per l'atteggiamento che oggettivamente è impeccabile. Dal mio punto di vista è chiaro che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, sia rappresentanti delle forze dell'ordine, sia un commerciante, sia un qualunque cittadino, per cui questo è un punto fondamentale. (Corriere TV)