Calenzano, il giorno del lutto in Toscana: bandiere a mezz’asta e dolore, le commemorazioni

Calenzano, il giorno del lutto in Toscana: bandiere a mezz’asta e dolore, le commemorazioni
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LA NAZIONE INTERNO

Il sindaco di Calenzano: "Dobbiamo aprire una riflessione" "Abbiamo chiesto che si apra una riflessione e un tavolo di confronto per capire come questo sito può coesistere con questo stato di cose, con il contesto infrastrutturale urbanistico che c'è qui". Lo ha detto questa mattina il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani a margine della commemorazione per le vittime dell'esplosione al deposito Eni in occasione del lutto regionale. (LA NAZIONE)

Su altri media

«Non è fattibile caricare le autobotti e fare manutenzione, sono due attività incompatibili per la sicurezza. Tante, troppe manutenzioni compiute durante le operazioni di carico delle autocisterne nel piazzale del deposito Eni di Calenzano che lunedì scorso si è trasformato nell’epicentro dell’ennesima tragedia sul lavoro. (Corriere Fiorentino)

Cinque morti e 26 feriti, tra cui tre in condizioni molto gravi. (Sky Tg24 )

La prima vittima dell'esplosione verificatasi nel deposito Eni di Calenzano, Vincenzo Martinelli, aveva fatto presente già nei mesi scorsi all'azienda di trasporti per la quale lavorava di aver riscontrato una serie di anomalie nelle operazioni di carico nel sito (il Giornale)

Calenzano, Fratoianni (Avs): ancora in piazza a piangere morti, basta

E per ribadire, ancora una volta che è non è più ammissibile che si muoia mentre si lavora. Centinaia di persone hanno gremito, sin dal primo pomeriggio di mercoledì 11 dicembre, la centrale piazza Vittorio Veneto a Calenzano (La Repubblica Firenze.it)

Una tragedia che avrebbe potuto essere anche più grave perché accanto alla pensilina di ricarica dove si è verificata l’esplosione ci sono almeno 20 cisterne che contengono carburante. Sono stati ritrovati i tre dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano, e salgono così a 5 le vittime, oltre a 26 feriti di cui gravemente ustionati. (CremonaOggi)

Inaccettabile, perchè non è possibile che chi va la mattina a lavorare non ha la certezza di ritornare la sera dai propri cari”. Roma, 11 dic. (Agenzia askanews)