Abbiamo visto The Substance al cinema e vi spieghiamo perché il body horror femminista con Demi Moore e Margaret Qualley è più reale di quanto sembri
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Tanto Cronenberg, parecchio Kubrick, una valanga di Lynch, tutto questo è The Substance di Coralie Fargeat, il body horror perfetto per un fine settimana da brivido (in tutti i sensi). Sì perchè l’opera seconda della regista con Demi Moore e Margaret Qualley è sexy, dinamica, fresca. C’è tanta novità in un lungometraggio dall’estetica già vista (ma mai scontata), che omaggia i classici della storia del cinema horror e ne fa uno stile personale. (MOW)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Distribuzione: I Wonder Pictures Paese di produzione / anno / durata: Gran Bretagna, USA, Francia / 2024 / 141 min. (BergamoNews.it)
Nel film l’attrice di «Ghost» rincorre l’eterna giovinezza e ricorre a un siero strano che la trasforma in una versione più attraente di sé a settimane alterne. Il problema? Arriva quando ovviamente la sostanza che dà il nome al titolo non basta più alla/alle protagonista/e e iniziano a lottare con se stesse. (leggo.it)
La fama che fugge è come il tempo: inafferrabile ma devastante nel suo passaggio. Ma i granelli della clessidra consumano in fretta quel luccichio (il cognome Sparkle quello significa, del resto) e nelle prime scene la stella dell'attrice è sottoposta all'usura del tempo, delle intemperie, e perfino alle dissacranti macchie d'unto di un hamburger con patatine. (Corriere della Sera)