Il Pulcinella di Pesce mi piace, serve personalità per ospitarla. La mia Pompei è piena di falli

Solo città come Napoli, Londra o New York, potevano mostrare al mondo quanto bigottismo c’è nelle nostre coscienze, e quanto è stupida la censura Il Pulcinella di Pesce mi piace, serve personalità per ospitarla. La mia Pompei è piena di falli Rimaniamo in fallo. Senza ordine. Mi piace perché va oltre gli schemi. Solo alcune capitali del mondo come Napoli, Londra o New York, potevano accogliere l’opera di Pesce e mostrare al mondo quanto bigottismo c’è nelle nostre coscienze, e quanto è stupida la censura. (IlNapolista)

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Finisce anche sul presepe il Pulcinella di Gaetano Pesce, l'opera d'arte recentemente realizzata in piazza Municipio a Napoli e che ha sollevato un acceso dibattito nel pubblico e tra gli esperti d'arte per il suo richiamo fallico. (ilmattino.it)

Chi è in visita in città dall’estero non è stato preso dall’onda social di i… Quasi nessuno, ieri in piazza Municipio, ha bocciato senza appello l’opera dall’aspetto fallico o addirittura ha parlato di contenuti scandalosi o deplorevoli. (La Repubblica)

L'iniziativa del gruppo Partymaniac, con Giada Torella (voce e castagnette), Domenico Fusco e Sergio Carleo alle chitarre, Mimmo Angrisani alla tammorra ha riscosso successo: tanta gente incuriosita ha intonato la "Tammurriata nera" e alla fine un girotondo intorno alla base dell'installazione delle polemiche, oggetto di ironie per la sua forma fallica e di polemiche per i costi (circa 200 mila euro, come documentato da Fanpage. (Fanpage.it)

I figli di Gaetano Pesce: "Non avrebbe mai pensato di offendere Napoli"

Lo dice il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, intervenendo nella polemica scoppiata dopo la sua inaugurazione e che oggi ha fatto registrare anche la presa di posizione di Milena e Jacopo Pesce, figli di Gaetano: «Nostro padre non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato». (Corriere della Sera)

“Considerando i 50 anni – racconta Cristian Gai -, non volevamo limitarci alla solita cena ma desideravamo fare qualcosa di più importante. Abbiamo scelto di organizzare una gita a Napoli perché il capoluogo campano rappresenta la goliardia, la felicità e il buongusto”. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

"ostro padre non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. Al contrario, ha voluto donare due cuori. Ha scelto di celebrare il lato più femminile e colorato di Pulcinella, vestendolo con tonalità vivaci, in netto contrasto con il tradizionale bianco. (Ottopagine)