Migranti, riparte il progetto Albania: da lunedì torna in mare la nave Libra
Riparte l'operazione Albania: dopo l'istituzione per decreto dei Paesi sicuri, i centri di Shengjin e Gjadër sono pronti a riaprire le loro porte ai migranti provenienti da una di quelle zone per procedere con le operazioni di asilo accelerate, in ottemperanza allo scopo del progetto. Da lunedì, infatti, la nave Libra della Marina Militare tornerà al largo delle coste dell'isola di Lampedusa, in acque internazionali, per recuperare eventuali migranti idonei a poter essere portati nel Paese balcanico. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Ora che le acque si sono calmate e, come sempre capita, si è passati a parlare di altri argomenti, conviene ritornare a riflettere sul significato, la portata e le conseguenze della ben nota decisione di utilizzare l’Albania come sede temporanea per giudicare se un immigrato, giunto in Italia senza sufficiente documentazione, abbia o meno il diritto di essere accolto o debba essere invece rinviato nel paese da cui proviene. (ilmessaggero.it)
L’operazione Albania riparte. Da lunedì 4 novembre la nave della Marina italiana Libra tornerà a 20 miglia da Lampedusa. Per salvare i naufraghi e fare il primo screening che consenta la selezione di quelli idonei per Gjader e Shengijn. (Open)
E questo dopo il caso del rientro in Italia, imposto da un’ordinanza del Tribunale di Bologna, dei migranti partiti da Bari un paio di settimane fa. Il motivo che spingerebbe un nuovo trasferimento in Albania sono le condizioni meteorologiche favorevoli previste per lunedì, il 4 novembre. (La Stampa)
L'ultimo atto si è consumato nelle stanze del tribunale di Bologna, che nell'ambito di un ricorso promosso da un richiedente asilo del Bangladesh contro la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione ha rinviato alla Corte di giustizia europea il decreto su richiedenti asilo e Paesi sicuri approvato lo scorso 21 ottobre dal governo Meloni, un provvedimento varato in fretta e furia per rispondere al ritorno in Italia dei 12 migranti inizialmente partiti per i centri costruiti in Albania in virtù dell'accordo tra Roma e Tirana. (Today.it)
A impensierire Giorgia Meloni non è soltanto la giustizia, che ha già reso impervia la strada della famigerata esternalizzazione della gestione dei migranti. “Se andremo al governo, non applicheremo il patto sui migranti Italia-Albania”. (Il Fatto Quotidiano)
L’accordo con l’Albania sottoscritto dall’Italia prevede che le persone migranti soccorse nel Mar Mediterraneo siano trasportate verso centri in Albania se ritenute non vulnerabili: spieghiamo qui come funziona l’accordo e perché comporta una potenziale violazione dei diritti umani. (Medici Senza Frontiere)