Bari, anteprima nazionale di «Non dirmi che hai paura»: il Premio Strega Catozzella al Galleria

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Lunedì 2 dicembre, alle 20.45, il Multicinema Galleria di Bari ospiterà l’anteprima nazionale di «Non dirmi che hai paura», adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Giuseppe Catozzella, vincitore del Premio Strega Giovani e tradotto in oltre 30 lingue. Dopo i prestigiosi riconoscimenti ottenuti ai festival di Tribeca e Roma, il film debutta in Italia con un evento esclusivo che celebra l’indimenticabile storia di Samia Yusuf Omar, giovane atleta somala e simbolo di speranza e determinazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Ma non importava: ce l’aveva fatta, e tutto il pubblico di Pechino applaudì quella ragazzina minuscola, con i leggins neri e una magliettina di cotone. Corse i 200 metri, arrivò ultima nelle batterie: le altre atlete erano avanti di quasi dieci secondi, lei corse i 200 metri in 32 secondi e spiccioli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non siamo qui a parlare di film “necessari”, di film pro o contro qualcuno o qualcosa. Non dirmi che hai paura, tragico e risoluto biopic su Samia Yusuf Omar, duecentometrista diciassettenne somala alle Olimpiadi di Pechino del 2008, poi morta a 21 anni nel 2012 annegando in mare nel tentativo di raggiungere l’Italia su una minuta barchetta, è pura epica della sopravvivenza. (Il Fatto Quotidiano)

Caterina Bogno Film TV Il colpo di pistola su cui si apre Non dirmi che hai paura è quello che nel 2008 inaugura la gara dei 200 metri alle Olimpiadi di Pechino. (MYmovies.it)

Racconta Yasemin Samdereli di avere tenuto il progetto di questo film nel cuore per almeno sei anni: «Non ho lottato così tanto e così a lungo dopo il primo film, Almanya – La mia famiglia va in Germania per niente altro» scrive nelle note di regia. (il manifesto)

Nell’estate del 2008 una esile ragazzina somala di 17 anni sfida le atlete più forti del mondo sui 200 metri alle Olimpiadi di Pechino. Il cuore le batte forte, sinora si è allenata come poteva di nascosto dalle milizie islamiche che dominano il suo Paese, e pur essendo l’atleta più veloce della Somalia Samia Yusuf Omar arriverà ultima, ma con tutto il pubblico dello stadio e del mondo pronto a tifare per il suo coraggio. (Avvenire)

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