Padova, l'immunologa Antonella Viola ha dato una casa alla famiglia tunisina che viveva in auto

Se oggi conosciamo il nome dei benefattori è solo perché la vicenda è stata raccontata in modo inesatto in un articolo («Poi la Fillea Cgil, insieme a Caritas e Avvocati di strada, è riuscita a trovare una soluzione») che ha fatto arrabbiare la professoressa e l’ha spinta a riferire le cose per come erano andate davvero. «Avevo deciso di tenere questa cosa assolutamente privata e riservata, ma oggi l’indignazione è tale che mi sento di raccontare la verità», ha scritto Antonella Viola su Facebook (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Diversi mesi dopo emerge l'identità di chi li aveva aiutati, e si tratta di un volto decisamente noto: l'immunologa Antonella Viola. (leggo.it)

Ma ieri, lunedì 11 marzo, l’immunologa Antonella Viola ha deciso di rendere pubblica la sua generosità. Aveva deciso di tenere «la cosa assolutamente privata e riservata». (Open)

Poi, quando ne avevano letto la storia sui giornali, era arrivata una famiglia di Padova: li aveva dapprima ospitati tutti e quattro in casa propria, poi aveva acquistato a Piazzola sul Brenta una casa su due piani, con un po’ di giardino per i piccoli per affittarla ad Asma e Nadir. (la Repubblica)

Diversi mesi dopo emerge l'identità di chi li aveva aiutati, e si tratta di un volto decisamente noto: l'immunologa Antonella Viola. (corriereadriatico.it)

Quel gesto, di grande solidarietà, voleva rimanere privato. Eppure, a leggere una ricostruzione non reale, l’immunologa Antonella Viola a distanza di settimane ha raccontato la verità. Ossia il suo impegno per aiutare una famiglia tunisina che viveva in auto, che prima ha ospitato per un mese e poi ha accolto in una casa che ha acquistato per loro. (Il T Quotidiano)