Buone notizie, calano i tassi di interesse per mutui e finanziamenti

Internapoli ECONOMIA

Una buona notizia per chi ha recentemente sottiscritto un mutuo o un finanziamento. Nel 2023 i mutui a tasso variabile avevano oltrepassato il 6%, oggi, invece, la media dei tassi di interesse è decisamente in calo con un evidente vantaggio per coloro che vogliono acquistare una casa, un’auto o altri beni. Mutui e finanziamenti, i risparmi La media dei mutui oggi è pari al 3,69%, dal 2023 si è quindi registrato un calo del 2,31% (ricordiamo che nel 2021 questa cifra era dello 0,6%). (Internapoli)

La notizia riportata su altri media

Kìron Partner SpA ha analizzato i finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione concessi a livello nazionale nel quarto trimestre 2023. Il report Banche e istituzioni finanziarie, aggiornato e pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Marzo 2024, ci fornisce una panoramica sul mercato dei mutui (Lignius.it)

I tassi d'interesse sembrano viaggiare verso la riduzione, con importanti effetti sui mutui e sui prestiti che le banche forniscono alle famiglie. (QuiFinanza)

Lo scorso 14 settembre è stato deliberato l’ultimo aumento del costo del denaro, pari a un quarto di punto percentuale, portando il tasso base dal 4,25% al 4,5%. Dopo 10 rialzi consecutivi, nelle successive riunioni di fine 2023 e di inizio 2024, la Bce ha lasciato i tassi fermi, lasciando ipotizzare che nella riunione del 6 giugno possa essere avviata l’auspicata una riduzione. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)

Durante il 2023 i mutui a tasso variabile avevano oltrepassato il 6%, una cifra importante che aveva portato i cittadini a un esborso notevole. Risparmio in arrivo per chi ha sottoscritto un mutuo o un finanziamento. (ilGiornale.it)

Iniziato a luglio 2022, l’aumento dei tassi di interesse sui mutui ha messo a dura prova molte famiglie italiane, con un incremento delle rate mensili fino al 78% per i mutui a tasso variabile. (Immobiliare.it)

Nel 2023 i Big hanno ridotto i mutui erogati: Intesa Sanpaolo è passata da 15,1 a 8,7 miliardi di euro (-47% a/a), UniCredit da 4 a 1,6 mld (-60%); anche in Bnl e Banco Bpm i prestiti ipotecari si sono contratti di un terzo. (PLTV)