Scelti i sei alpinisti del Cai Eagle Team che andranno in Patagonia

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La Gazzetta dello Sport INTERNO

Avviato poco più di un anno fa, il progetto Cai Eagle Team è nato da un'idea di Matteo Della Bordella, dal Cai (Club Alpino Italiano) e dal Club Alpino Accademico Italiano, per aprire ai giovani il mondo dell’alpinismo di grande livello. Per fare tutto questo è stata effettuata una prima selezione di candidati under 30 che ha portato alla scelta di 15 elementi (dalle oltre 250 richieste), i quali per 42 giorni, distribuiti nell’arco di un anno e mezzo, si sono cimentati in varie attività alpinistiche sulle Alpi, in Dolomiti, in Valle dell’Orco, in Val Masino e sul Massiccio del Monte Bianco (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altri media

Ma facciamo un passo indietro. (Montagna.tv)

Saranno Marco Cordin (trentino classe 2000), Luca Ducoli (originario di Breno, in provincia di Brescia, classe 2001), Dario Eynard (bergamasco classe 2000), Giacomo Meliffi (originario di Urbania, in provincia di Pesaro, classe 1996), Alessandra Prato (milanese classe 1995) e Camilla Reggio (torinese classe 1996) le alpiniste e gli alpinisti del Cai Eagle Team a partire per la spedizione in Patagonia il 30 gennaio 2025. (Planetmountain)

Ragazzi con storie personali diverse ma con una passione in comune: la montagna e l’alpinismo. Un’astrofisica, una dottoranda in Bioingegneria, uno studente di ingegneria ambientale e poi guide alpine o che presto lo diventeranno. (Corriere della Sera)

Il CAI ha presentato i 6 giovani alpinisti under 30 del CAI Eagle Team che sono pronti a partire per la grande avventura della Patagonia a fine gennaio 2025, guidati da Matteo Della Bordella, capo spedizione, appartenente ai Ragni di Lecco e accademico del CAI. (Io Donna)

Quattro ragazzi e due ragazze partiranno il 30 gennaio 2025. Condivideranno con il capo spedizione Matteo Della Bordella e con i tre tutor il sogno dell’apertura di una nuova via su una parete patagonica. (Sherpa-Gate)

Dove osano le aquile? In Patagonia! Sta per diventare realtà il sogno dei sei giovani alpinisti italiani (due ragazzi e quattro ragazzi) che sono arrivati al fondo - ma sarebbe meglio dire al punto d'attacco - del progetto Eagle Team con il quale il Club Alpino Italiano ha posto le basi per la creazione di una vera e propria nazionale di alpinismo, ancorché priva delle connotazioni strettamente sportive e regolamentari che la disciplina stessa dell'alpinismo rifugge: per natura e per il suo strettissimo e "necessario" legame con un ambiente non assoggettabile a regole di sorta, che non siano quelle del buon senso da parte dei suoi adepti e praticanti. (Sport Mediaset)