Paesi sicuri, ecco l’ennesima esondazione dei giudici

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Nicola Porro INTERNO

A quanto mi è stato dato di capire il Tribunale di Roma non avrebbe confermato l’attribuzione di appartenenza a stati sicuri di immigrati provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh per essere questi paesi indicati come sicuri ma non al cento per cento nello stesso elenco del Ministro degli esteri, come invece richiesto dalla recente sentenza della Corte di giustizia Ue. Il che sarebbe stato in contrasto con l’accordo Italia-Albania, per cui il trasferimento previsto era solo quello relativo a maschi maggiorenni provenienti da stati sicuri. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre fonti

La bulimia da decreto del governo Meloni già da tempo sta mettendo in mostra i suoi effetti avversi. Uno di tali pasticci che ha coinvolto le procedure parlamentari si è verificato nei giorni scorsi per il cosiddetto decreto Paesi sicuri e vale la pena raccontarlo per i suoi aspetti grotteschi. (il manifesto)

Effettivamente, in Bangladesh, alcune categorie di cittadini sono più a rischio di altre: gli omosessuali per esempio, che se individuati rischiano la reclusione a vita. Il Bangladesh può definirsi un paese sicuro? Secondo il governo italiano sì, tanto che lo ha inserito nella lista aggiornata del decreto seguito al pasticcio dell’hub albanese. (La Stampa)

“Governo e maggioranza cercano lo scontro frontale con i giudici e poi gridano al complotto”, la dichiarazione di Riccardo Magi di Più Europa in piazza Montecitorio. Magi: Rinvio tribunale Bologna, Governo e maggioranza cercano lo scontro su magistratura 30 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

La Germania nazista era un Paese sicuro? Si sono mossi da questo paradosso i giudici del Tribunale di Bologna nell’ordinanza in cui chiedono alla Corte europea di Giustizia di dissipare alcune «gravissime divergenze interpretative del diritto europeo» derivanti dal recente decreto del governo sui Paesi sicuri. (La Stampa)

"Lo dico nel rispetto dei magistrati che fanno liberamente, indipendente il loro lavoro, se qualcuno, invece di essere in tribunale, si sente nella sede di Rifondazione comunista, si tolga la toga, si candidi alle elezioni e faccia politica": cosi' il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, commentando la decisione dei giudici del tribunale di Bologna che hanno rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo sui Paesi sicuri. (la Repubblica)

""Ennesima sentenza anti-italiana da parte di un giudice comunista: siamo in democrazia nel 2024, tutti hanno diritto di sentirsi comunisti, per me è un può fuori dal tempo, ognuno crede nelle idee che ritiene però non puoi fare il giudice se smonti di notte il lavoro che facciamo per difendere la sicurezza e i confini italiani dicendo che non si può espellere nessuno, che c'è il rischio fascismo, nazismo e quindi a differenza di quello che fanno tutti i paesi europei e del mondo dobbiamo tenere qua i clandestini senza espellerli, senza detenerli, senza mandarli in Albania". (Tiscali Notizie)