Processo Regeni, l'avvocata della famiglia Ballerini: "L'ultimo che l'ha visto era terrorizzato"
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"Il terrore del teste oggi in aula era evidente e una prova ulteriore del fatto che l'Egitto non è un paese sicuro se le persone dopo nove anni di distanza hanno ancora paura rispetto a quello che gli è capitato, ha mostrato i segni sul corpo alla Corte dietro il paravento, abbiamo sentito la descrizione di come sono state inflitte queste ferite". Lo ha detto l'avvocata Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, al termine dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte d'Assise che vede imputati i quattro 007 egiziani. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
E' il racconto fornito dal testimone "Delta", sentito in modalità protetta nel processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso il ricercatore italiano. "Ho sentito quando Giulio Regeni veniva torturato, si lamentava e parlava in arabo. (Il Piccolo)
"Ho sentito Giulio Regeni che veniva picchiato e torturato, ho riconosciuto la sua voce, parlava in italiano e in arabo. Lo ha detto il teste 'delta', un cittadino egiziano che venne arrestato al Cairo insieme con Giulio Regeni, sentito oggi nel corso dell'udienza davanti alla Prima Corte di Assise di Roma nel processo per il sequestro e l'omicidio del ricercatore friulano che vede imputati quattro 007 egiziani. (ROMA on line)
Lo vidi per la prima volta nel commissariato Dokki, eravamo stati arrestati entrambi il 25 gennaio 2016. “Ho sentito quando Giulio Regeni veniva torturato, si lamentava e parlava in italiano e arabo. (Il Fatto Quotidiano)
“Sono stato arrestato per aver scritto una canzone. Con me c’era Giulio Regeni, siamo stati portati nel ‘cimitero dei vivi’, il dipartimento per la sicurezza dello Stato e lì ho sentito le sue urla”. (Repubblica Roma)
Presso la Prima corte di Assise di Roma, nel corso del processo per il sequestro e l'omicidio di Giulio Regeni, che vede imputati quattro 007 egiziani, è stato ascoltato il teste "Delta", cittadino egiziano che venne arrestato al Cairo col ricercatore italiano. (il Giornale)
L’uomo, un artigiano, è stato arrestato il 25 gennaio 2016, lo stesso giorno della scomparsa di Regeni, durante le proteste a Piazza Tahrir. Nel corso del processo in aula Occorsio a Roma sull’omicidio di Giulio Regeni, un testimone protetto, identificato come "Delta", ha rivelato dettagli inquietanti. (Il Dubbio)